Open Baffle: una riflessione importantissima
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Open Baffle: una riflessione importantissima
Abbiamo già affrontato -tecnicamente e non solo- la questione dei diffusori Open Baffle, vale a dire quelli che utilizzano il peggior tipo di caricamento acustico che esista, eppure hanno successo presso tanti appassionati. https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... f=6&t=9235
Oggi, però, disponiamo di alcuni elementi di fondamentale importanza per capire appunto le possibili ragioni delle preferenze espresse da pure numerosi appassionati: parlo di una recensione, di simulazioni e di discussioni recenti su FB.
E' come se il caldo di questi giorni avesse fatto evaporare alcuni dubbi, tant'è che oggi possiamo scrivere con serenità che "gli appassionati che preferiscono questo tipo di diffusori NON CI SENTONO affatto quanto occorre per distinguere le conseguenze all'ascolto delle limitazioni tecniche di questi diffusori"
Di converso questo cambia assai la prospettiva in cui vanno giudicati coloro che questi diffusori li "progettano" e li producono: è oggi il caso di far loro dei sinceri complimenti, perché hanno individuato in pieno alcune delle debolezze tipiche degli audiofili ed hanno saputo offrire quel che questi (alcuni, non tutti...) appassionati vogliono, vale a dire dei bei mobiletti da salotto che, come aggiunta, suonicchiano pure. Per fare un esempio nitido, provate a cliccare sul Sito di uno di questi produttori di diffusori Open Baffle e vedrete che -su sedici immagini in prima e seconda pagina- ben dieci mettono bene in evidenza le targhette di ottone incise... più di ogni altro aspetto. Ed ovviamente di misure non se ne parla assolutamente... se non in specifiche che -lo vedremo lungo il thread- sono facilmente verificabili come inveritiere e gonfiate.
Per spiegare tutto questo occorrerà un thread con una corposa sezione iniziale, che scriverò per intero prima di metterlo in linea, in modo di non far interrompere il ragionamento da commenti e domande, che potrete comunque aggiungere in coda, anzi siete invitati a farlo.
La parte iniziale di questo thread sarà divisa in tre parti:
1)- La prima parte riporterà alcuni dei commenti pubblicati nel settembre/ottobre 2020 dalla rivista Suono. I segmenti scelti sono quelli che evidenziano la veridicità di quanto vi avevo anticipato nel thread linkato qui in alto. Non solo, ma alcuni commenti ci saranno preziosi perché riportano i commenti del progettista di quelli che sono i diffusori Open Baffle più noti dalle nostre parti, nei quali si comprende quanto costui abbia tenuto conto pienamente delle credenze "talebane" che circolano tra gli appassionati, molto di più rispetto ai comuni parametri tecnici: una scelta quindi tutt'altro che casuale.
Il risultato delle prove d'ascolto di Suono confermerà che questi diffusori non emettono granché sotto 45-50 Hz, come potrete voi stessi dedurre dalla visione degli spettri del brano dei Dead Can Dance impiegato per quella prova d'ascolto.
2)- La seconda parte mostrerà i risultati di una simulazione effettuata con il software HornResp, che tutti potete scaricare ed eseguire, a conferma. In questo modo potrete capire sia i veri limiti si questo tipo di diffusori, sia la verosimile imprecisione delle specifiche pubblicate dal produttore.
3)- Infine la terza parte vi mostrerà il "siparietto" tra un personaggio (Giacomino Freddino, che NON SONO IO...!) ed il progettista di vari Open Baffle. Io vi invito a leggerlo con attenzione, osservando il "profondo rispetto" per l'intelligenza degli appassionati che leggono, oltre a numerose rivendicazioni di impiego di tecniche innovative, ma che ben poco possono rispetto ai severi limiti imposti dalla configurazione.
Armatevi di paziena, e -se siete in spiaggia- prendetevi una pausa ricreativa a base di Alta Fedeltà ed insieme di Psicologia dell'Appassionato.
Buona lettura!
F.C.
Oggi, però, disponiamo di alcuni elementi di fondamentale importanza per capire appunto le possibili ragioni delle preferenze espresse da pure numerosi appassionati: parlo di una recensione, di simulazioni e di discussioni recenti su FB.
E' come se il caldo di questi giorni avesse fatto evaporare alcuni dubbi, tant'è che oggi possiamo scrivere con serenità che "gli appassionati che preferiscono questo tipo di diffusori NON CI SENTONO affatto quanto occorre per distinguere le conseguenze all'ascolto delle limitazioni tecniche di questi diffusori"
Di converso questo cambia assai la prospettiva in cui vanno giudicati coloro che questi diffusori li "progettano" e li producono: è oggi il caso di far loro dei sinceri complimenti, perché hanno individuato in pieno alcune delle debolezze tipiche degli audiofili ed hanno saputo offrire quel che questi (alcuni, non tutti...) appassionati vogliono, vale a dire dei bei mobiletti da salotto che, come aggiunta, suonicchiano pure. Per fare un esempio nitido, provate a cliccare sul Sito di uno di questi produttori di diffusori Open Baffle e vedrete che -su sedici immagini in prima e seconda pagina- ben dieci mettono bene in evidenza le targhette di ottone incise... più di ogni altro aspetto. Ed ovviamente di misure non se ne parla assolutamente... se non in specifiche che -lo vedremo lungo il thread- sono facilmente verificabili come inveritiere e gonfiate.
Per spiegare tutto questo occorrerà un thread con una corposa sezione iniziale, che scriverò per intero prima di metterlo in linea, in modo di non far interrompere il ragionamento da commenti e domande, che potrete comunque aggiungere in coda, anzi siete invitati a farlo.
La parte iniziale di questo thread sarà divisa in tre parti:
1)- La prima parte riporterà alcuni dei commenti pubblicati nel settembre/ottobre 2020 dalla rivista Suono. I segmenti scelti sono quelli che evidenziano la veridicità di quanto vi avevo anticipato nel thread linkato qui in alto. Non solo, ma alcuni commenti ci saranno preziosi perché riportano i commenti del progettista di quelli che sono i diffusori Open Baffle più noti dalle nostre parti, nei quali si comprende quanto costui abbia tenuto conto pienamente delle credenze "talebane" che circolano tra gli appassionati, molto di più rispetto ai comuni parametri tecnici: una scelta quindi tutt'altro che casuale.
Il risultato delle prove d'ascolto di Suono confermerà che questi diffusori non emettono granché sotto 45-50 Hz, come potrete voi stessi dedurre dalla visione degli spettri del brano dei Dead Can Dance impiegato per quella prova d'ascolto.
2)- La seconda parte mostrerà i risultati di una simulazione effettuata con il software HornResp, che tutti potete scaricare ed eseguire, a conferma. In questo modo potrete capire sia i veri limiti si questo tipo di diffusori, sia la verosimile imprecisione delle specifiche pubblicate dal produttore.
3)- Infine la terza parte vi mostrerà il "siparietto" tra un personaggio (Giacomino Freddino, che NON SONO IO...!) ed il progettista di vari Open Baffle. Io vi invito a leggerlo con attenzione, osservando il "profondo rispetto" per l'intelligenza degli appassionati che leggono, oltre a numerose rivendicazioni di impiego di tecniche innovative, ma che ben poco possono rispetto ai severi limiti imposti dalla configurazione.
Armatevi di paziena, e -se siete in spiaggia- prendetevi una pausa ricreativa a base di Alta Fedeltà ed insieme di Psicologia dell'Appassionato.
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Re: Open Baffle: una riflessione importantissima
Partiamo dal commento del recensore di Suono (settembre/ottobre 2020) su una nota coppia di diffusori Open Baffle:
Come non concordare con questa acuta deduzione...?
Segue
F.C.
Come non concordare con questa acuta deduzione...?
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Re: Open Baffle: una riflessione importantissima
Ed ora ecco il primo commento sull'ascolto, prezioso perché il brano "Yulunga" dei Dead Can Dance è una specie di strumento di misura per quanto riguarda l'estensione in basso della risposta di qualsiasi diffusore.
Le conclusioni cui perviene il recensore di Suono sono anch'esse assai interessanti. Eccole qui sotto:
My-Fy...?
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F.C.
Le conclusioni cui perviene il recensore di Suono sono anch'esse assai interessanti. Eccole qui sotto:
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Re: Open Baffle: una riflessione importantissima
Piccola parentesi tecnica esplicativa sul brano dei Dead Can dance, di cui qui sotto vediamo la forma d'onda integrale. La parte iniziale è per voce (poco) femminile, mentre la parte finale contiene percussioni potenti e note bassissime di tastiera a poco meno di 40 Hz., avvertibili all'ascolto come dilaganti (se il diffusore le riproduce).
Per darvi modo di capire quando intervengono queste note profonde di tastiera, ho filtrato l'intero brano con un passa-basso a 45 Hz., ed ecco qui sotto cosa ne è venuto fuori.
Segue lo spettro, nel prossimo post.
F.C.
Per darvi modo di capire quando intervengono queste note profonde di tastiera, ho filtrato l'intero brano con un passa-basso a 45 Hz., ed ecco qui sotto cosa ne è venuto fuori.
Segue lo spettro, nel prossimo post.
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Re: Open Baffle: una riflessione importantissima
Ed ecco lo spettro della versione filtratta sotto 45 Hz di Yulunga, dei Dead Can Dance.
Notate il picco di emissione poco sotto 40 Hz., che corrisponde alla nota di tastiera.
Questa nota sarà udibile solo e soltanto se il diffusore la emette e se la capacità dinamica dei woofers è tale da emetterla a livello tale che non risulti mascherata dalle altre percussioni. Vi assicuro che all'ascolto la cosa è evidentissima.
Dal commento del recensore di Suono si evince che questa nota mancava del tutto nel caso dei diffusori Open Baffle provati, la cui risposta è dunque tagliata quanto meno a 50 Hz e non certo ai 30 Hz citati nelle specifiche tratte dal Sito del costruttore... (vedi qui sotto)
Ovviamente spetta al costruttore l'onere di pubblicare il risultato di una misurazione che mostri i 30 Hz. lineari entro 2 dB...
Segue
F.C.
Notate il picco di emissione poco sotto 40 Hz., che corrisponde alla nota di tastiera.
Questa nota sarà udibile solo e soltanto se il diffusore la emette e se la capacità dinamica dei woofers è tale da emetterla a livello tale che non risulti mascherata dalle altre percussioni. Vi assicuro che all'ascolto la cosa è evidentissima.
Dal commento del recensore di Suono si evince che questa nota mancava del tutto nel caso dei diffusori Open Baffle provati, la cui risposta è dunque tagliata quanto meno a 50 Hz e non certo ai 30 Hz citati nelle specifiche tratte dal Sito del costruttore... (vedi qui sotto)
Ovviamente spetta al costruttore l'onere di pubblicare il risultato di una misurazione che mostri i 30 Hz. lineari entro 2 dB...
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Re: Open Baffle: una riflessione importantissima
Ora passiamo ai risultati delle simulazioni con HornResp. Ho deciso di simulare il modello con tre woofers da 15"/38cm. e per questo mi sono messo alla ricerca (non facile, vi assicuro) di un trasduttore con uno smorzamento della risonanza così limitato da renderne possibile l'impiego in aria libera. (I normali woofers Pro sono troppo smorzati e la loro risposta iniziarebbe a calare già a 100/150 Hz., in aria libera.
Per fortuna ho trovato un Sica/Jensen C15N, che peraltro somiglia moltissimo a quelli impiegati negli Open Baffle di cui stiamo discutendo. Eccolo...
Notate le corrugazioni... (e la "grandezza" del magnete, necessaria per ridurre lo smorzamento elettrico della risonanza)
Segue
F.C.
Per fortuna ho trovato un Sica/Jensen C15N, che peraltro somiglia moltissimo a quelli impiegati negli Open Baffle di cui stiamo discutendo. Eccolo...
Notate le corrugazioni... (e la "grandezza" del magnete, necessaria per ridurre lo smorzamento elettrico della risonanza)
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Re: Open Baffle: una riflessione importantissima
Ora vediamo come simulare un Open Baffle con tre di questi woofers da 15"/38 cm.
Volendo essere il più generoso possibile, ho creato una simulazione che raffigura la più favorevole delle situazioni, vale a dire quella in cui sia impiegato un woofer i cui parametri sono la somma di quelli del singolo cono (massa e superficie radiante, mentre gli altri sono moltiplicati o divisi in modo di mantenere intatto lo smorzamento).
Per simulare il baffle ho introdotto una "tromba corta 3 cm.", in modo di evitare l'ambiguità creata da HornResp quando ipotizza un pannello di cui è nota solo la superficie e non la forma. Qui sotto potete vedere la schermata di HornResp con la "configurazione" simulata.
La configurazione da me scelta consente ad HornResp di simulare anche la risposta in asse del "woofer triplo", che vedete qui sotto (riferita ad 1W/1m) nella curva più scura, mentre la curva più chiara mostra la risposta energetica. Tanto più le due curve differiscono, tanto più è elevata la direttività di emissione.
ATTENZIONE: QUESTE PRIME DUE CURVE MOSTRANO L'EMISSIONE DEL SOLO LATO ANTERIORE...!
Quel che accade nelle condizioni reali di impiego lo vedrete solo nel prossimo post.
La simulazione che vedete è assai ottimistica, perché ipotizza un singolo grande cono. Nella realtà, la distanza tra i centri di emissione dei tre coni è ben superiore ad una lunghezza d'onda già a partire da due ottave al di sotto della frequenza di taglio superiore, per cui la risposta in quell'intervallo dovrebbe essere -a rigor di logica elettroacustica- tormentata da innumerevoli picchi e cancellazioni. E questo spiega il perché il costruttore non pubblichi i risultati delle misurazioni.
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Volendo essere il più generoso possibile, ho creato una simulazione che raffigura la più favorevole delle situazioni, vale a dire quella in cui sia impiegato un woofer i cui parametri sono la somma di quelli del singolo cono (massa e superficie radiante, mentre gli altri sono moltiplicati o divisi in modo di mantenere intatto lo smorzamento).
Per simulare il baffle ho introdotto una "tromba corta 3 cm.", in modo di evitare l'ambiguità creata da HornResp quando ipotizza un pannello di cui è nota solo la superficie e non la forma. Qui sotto potete vedere la schermata di HornResp con la "configurazione" simulata.
La configurazione da me scelta consente ad HornResp di simulare anche la risposta in asse del "woofer triplo", che vedete qui sotto (riferita ad 1W/1m) nella curva più scura, mentre la curva più chiara mostra la risposta energetica. Tanto più le due curve differiscono, tanto più è elevata la direttività di emissione.
ATTENZIONE: QUESTE PRIME DUE CURVE MOSTRANO L'EMISSIONE DEL SOLO LATO ANTERIORE...!
Quel che accade nelle condizioni reali di impiego lo vedrete solo nel prossimo post.
La simulazione che vedete è assai ottimistica, perché ipotizza un singolo grande cono. Nella realtà, la distanza tra i centri di emissione dei tre coni è ben superiore ad una lunghezza d'onda già a partire da due ottave al di sotto della frequenza di taglio superiore, per cui la risposta in quell'intervallo dovrebbe essere -a rigor di logica elettroacustica- tormentata da innumerevoli picchi e cancellazioni. E questo spiega il perché il costruttore non pubblichi i risultati delle misurazioni.
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Re: Open Baffle: una riflessione importantissima
Ora però vediamo la risposta simulata NELLA CONFIGURAZIONE A DIPOLO: quella effettiva di questi diffusori.
La curva più spessa mostra la somma delle due emissioni, anteriore e posteriore, le cui risposte, prese singolarmente, potete vederle nella curva più chiara, sovrapposta. La sovrapposizione è utilissima, per capire che LE DUE EMISSIONI SI SOMMANO SOLO AL DI SOPRA DI UNA CERTA FREQUENZA, MENTRE SI CANCELLANO TRA DI LORO ALLE FREQUENZE PIU' BASSE...! EBBENE: PER PANNELLI LARGHI 45-65 cm. QUESTA FREQUENZA E' SITUATA SOPRA AI 200 (DUECENTO !) HERTZ...!!! NOTATE CHE LA RISPOSTA (E L'EFFICIENZA) CROLLANO LETTERALMENTE AL DI SOTTO DI 60 Hz...!!!
GIA'... PROPRIO COSI'...! Le due emissioni, anteriore e posteriore, sono inevitabilmente in controfase, per cui possono fare a meno di cancellarsi solo a frequenze alle quali la larghezza del pannello (oltre il bordo del woofer) le scherma vicendevolmente... oppure a frequenze alle quali i singoli woofers sono direttivi, come accade in prossimità del taglio superiore. E poi notate che HornResp indica una differenza di percorso di ben 45 cm., che è comunque superiore rispetto a quella anche dei modelli maggiori di Open Baffle di cui parliamo: questo io l'ho fatto appositamente per non essere accusato di infierire crudelmente su una categoria di diffusori che per davvero rappresenta il peggior tipo di caricamento acustico che sia immaginabile e/o conosciuto.
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F.C.
La curva più spessa mostra la somma delle due emissioni, anteriore e posteriore, le cui risposte, prese singolarmente, potete vederle nella curva più chiara, sovrapposta. La sovrapposizione è utilissima, per capire che LE DUE EMISSIONI SI SOMMANO SOLO AL DI SOPRA DI UNA CERTA FREQUENZA, MENTRE SI CANCELLANO TRA DI LORO ALLE FREQUENZE PIU' BASSE...! EBBENE: PER PANNELLI LARGHI 45-65 cm. QUESTA FREQUENZA E' SITUATA SOPRA AI 200 (DUECENTO !) HERTZ...!!! NOTATE CHE LA RISPOSTA (E L'EFFICIENZA) CROLLANO LETTERALMENTE AL DI SOTTO DI 60 Hz...!!!
GIA'... PROPRIO COSI'...! Le due emissioni, anteriore e posteriore, sono inevitabilmente in controfase, per cui possono fare a meno di cancellarsi solo a frequenze alle quali la larghezza del pannello (oltre il bordo del woofer) le scherma vicendevolmente... oppure a frequenze alle quali i singoli woofers sono direttivi, come accade in prossimità del taglio superiore. E poi notate che HornResp indica una differenza di percorso di ben 45 cm., che è comunque superiore rispetto a quella anche dei modelli maggiori di Open Baffle di cui parliamo: questo io l'ho fatto appositamente per non essere accusato di infierire crudelmente su una categoria di diffusori che per davvero rappresenta il peggior tipo di caricamento acustico che sia immaginabile e/o conosciuto.
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Re: Open Baffle: una riflessione importantissima
ORA PARLIAMO DI ESCURSIONE (e distorsione), vale a dire un altro dei gravi e insormontabili limiti di questo tipo di diffusori.
Qui sotto la simulazione a 2 Watt (massima potenza prima del limite di escursione).
Tenete presente che i woofers con magnete piccolo e bobina necessariamente leggera, come quelli adatti al carico Open Baffle, hanno escursioni massime dell'ordine di un paio di millimetri, oltre le quali distorcono alla grande...
A conferma, ecco qui sotto la simulazione dell'escursione con 100 Watt applicati, per la quale ho introdotto un limite di escursione fittizio, in modo di evitare la "linea rossa" al limite...
Come potete ben osservare, IL LIMITE DI ESCURSIONE DI 2 MM E' ECCEDUTO A TUTTE LE FREQUENZA BASSE AL DI SOTTO DI 90 Hz... che quindi verranno inevitabilmente distorte, o -nel migliore dei casi- fortemente compresse. Di certo, dimenticatevi che un cono da 15" per chitarra elettrica possa muoversi di 15 mm (e siamo ad appena 100 Watt...!)!
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F.C.
Qui sotto la simulazione a 2 Watt (massima potenza prima del limite di escursione).
Tenete presente che i woofers con magnete piccolo e bobina necessariamente leggera, come quelli adatti al carico Open Baffle, hanno escursioni massime dell'ordine di un paio di millimetri, oltre le quali distorcono alla grande...
A conferma, ecco qui sotto la simulazione dell'escursione con 100 Watt applicati, per la quale ho introdotto un limite di escursione fittizio, in modo di evitare la "linea rossa" al limite...
Come potete ben osservare, IL LIMITE DI ESCURSIONE DI 2 MM E' ECCEDUTO A TUTTE LE FREQUENZA BASSE AL DI SOTTO DI 90 Hz... che quindi verranno inevitabilmente distorte, o -nel migliore dei casi- fortemente compresse. Di certo, dimenticatevi che un cono da 15" per chitarra elettrica possa muoversi di 15 mm (e siamo ad appena 100 Watt...!)!
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Re: Open Baffle: una riflessione importantissima
Non resta che osservare il risultato della simulazione del massimo livello indistorto, prodotto AD UN METRO con appunto 2 watt...
Sottraete 6 (sei) dB per l'attenuazione in aria alla distanza tipica di ascolto di 2-3 metri ed ecco che vi verranno fuori appena una novantina di deciBel di Picco, vale a dire quanto occorre per riprodurre un disco di chitarra a solo o di voce femminile con accompagnamento di chitarra... --- ---
A questo punto rileggetevi il mio thread del 2021 e vedrete che sono stato quanto mai generoso... https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... f=6&t=9235
Seguono i post della discussione di qualche giorno fa, sul Gruppo degli Audiofili Campani... che si commenta da sola...
Saluti
F.C.
Sottraete 6 (sei) dB per l'attenuazione in aria alla distanza tipica di ascolto di 2-3 metri ed ecco che vi verranno fuori appena una novantina di deciBel di Picco, vale a dire quanto occorre per riprodurre un disco di chitarra a solo o di voce femminile con accompagnamento di chitarra... --- ---
A questo punto rileggetevi il mio thread del 2021 e vedrete che sono stato quanto mai generoso... https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... f=6&t=9235
Seguono i post della discussione di qualche giorno fa, sul Gruppo degli Audiofili Campani... che si commenta da sola...
Saluti
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