Inizio a credere che ogni genere, ammesso che non sempre si possa classificare, abbia un suo ciclo vitale, successivamente si impone per cause "naturali", o viene "spinta" per motivi commerciali una nuova corrente.
Ricordo quando negli anni '80 iniziarono a martellare con il rap su mtv e radio deejay, su quella generazione di ascoltatori ebbe poca presa, non erano (eravamo) pronti per quella "robaccia" che oggi invece è il dogma (almeno nella sua evoluzione se così si può chiamare) per i giovanissimi, mi rende triste (la razza umana..) il fatto che per i più è un fenomeno underground affermatosi spontaneamente.
Premesso questo mi accodo a chi ascolta solo i classici del passato, diciamo che per il jazz mi fossilizzo fra gli anni 1955-1969 circa,
se devo ascoltare la fusion jazz-rock a quel punto preferisco il rock anni '65 - '75.
Ho anche cd di jazz relativamente recenti ma chissà perchè pesco sempre dai soliti 2-300 di quegli anni..
JAZZ oggi: si ascoltano solo classici del passato?
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Re: JAZZ oggi: si ascoltano solo classici del passato?
Purtroppo lo penso anch’io.
Proprio ieri sera riflettevo con mia moglie che anche il rock ha avuto il suo ciclo infatti si va sempre ad ascoltare i big del passato. Forse siamo in un periodo di transizione in cui ancora non sono maturi nuovi generi che lo saranno in futuro
Proprio ieri sera riflettevo con mia moglie che anche il rock ha avuto il suo ciclo infatti si va sempre ad ascoltare i big del passato. Forse siamo in un periodo di transizione in cui ancora non sono maturi nuovi generi che lo saranno in futuro