con il titolare stavo preparando una discussione ed è venuto fuori questo piccolo vecchio integrato. forse obsoleto ma con tre grossi vantaggi.
-NON patisce essere tirato per i capelli,a differenza di tante primedonne con transistor al germanio
-NON richiede tensione duale
-Ha un suono discreto
Inoltre ...
-Costa pochissimo
Veniamo ora ai difetti:
-Essendo un finale a simmetria QUASI complementare l'arrivo del clipping è SPAVENTOSO e con 4 watt a volte si sfora
-E' molto sensibile all'alimentazione,un alimentazione povera degrada le prestazioni
-E' un goccio critico nella scelta dei valori e della posizione delle piste nello stampato.
In pratica si può utilizzare accoppiato a dei vecchi cassoni da cinema oppure accontentandosi delle sue modeste prestazioni con casse normali
Qualcuno lo conosce? Ne parliamo insieme?
parliamo del TDA 2003?
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parliamo del TDA 2003?
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace
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Re: parliamo del TDA 2003?
Che ne pensi di alimentarlo a batterie ed impiegarlo solo per le vie alte di sistemi davvero efficienti...?
Saluti
F.C.
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Re: parliamo del TDA 2003?
L'alimentazione a batterie è un concetto tecnicamente giusto ma spaventosamente sbagliato per quanto riguarda la praticità. Non mi aggrada avere un produttore di idrogeno in casa,e i cavi con le correnti elevate andrebbero troppo spessi. La regola è del "10 volte di più" per quanto riguarda un dimensionamento "audiofile grade" e essenso 1 amper e qualcosa si potrebbe anche usare un raddrizzatore per 2 metri da 10 A . Pensavo di fare un super alimentatore a resistenza negativa,ossia che all'aumentare del carico dia un goccio più di tensione in modo da dargli una marcia in più. Anche solo un volt o due a piena potenza in modo da compensare l'inevitabile caduta delle giunzioni Ma l'autoscillazione è sempre in agguato.
E' una tecnica "nuova" che in realtà ha una 30 ina di anni. Si usava in alta frequenza modulando in AM e almeno in teoria in bassa può funzionare. Se gli stadi pre interni non autoscillano.
Si parte da un alimentazione esuberante tipo un 24 volt swichting industriale,ce ne sono fino a 25 A e a me ne bastano 2. Poi un circuito lineare che prende il 24 volt lo stabilizza a 12 e quando serve più birra alza la tensione. Per mascherare la presenza del regolatore lo si monta che usi come dissipazione il pannello anteriore ,è in alluminio di solito spesso 3 mm.
Agli altoparlanti che voglio usare per le "vie alte" in realtà sarà un monovia full range con tw aggiunto per andare oltre i 15 K bastano 3 watt.
E qui voglio segnalare un gioiello degli anni passati:
Philips AD 7080 ,un gioiello del passato fatto "come si deve" e normalmente impiegato nei giradischi amplificati della casa.
Aveva enormi vantaggi:
- magnete alnico
- traferro sottilissimo
- cono leggerissimo in carta pieghettata
- conetto interno veramente ben fatto
- sospensione in carta pieghettata.
potrei dire che è uno dei POCHI altoparlanti che suonano bene in array (vebbè sappiamo tutti le beghe dell'array quali sono...e puoi salire in frequenza con tutti e non con uno solo) con una serie di difetti però:
- A 6 watt è al limite e a 10 W esplode
- per motivi ignoti sotto i 110 hz inizia a distorcere
- vuole una tela davanti non molto vicina,almeno un paio di cm
Ma restituisce una musicalità favolosa specialmente per musica tzigana,violini,chitarre e con una pienezza di dettaglio che molta roba più costosa si sogna. Dinamica? bè Lì ESCONO I LIMITI DEL tda 2003 .....ooooh se escono.
Se uno volesse fare un array mettendo X altoparlanti con X tda a pilotarli ....occhio perchè un ampli stereo con 2 integrati è già vicino ai 1,25 A se se ne mettono tanti serve un raddrizzatore un goccio sovradimensionato e si deve passare alle casse attive.
La mia idea di farlo andare in full range (visto che è per un audio del computer e della distorsione chisse) è perchè tanto il tda taglia di suo vicino a 35 hz accoppando le frequenze malate che a volte escono dall'audio PC.
Ovvio che un bell'ampli con un push pull di triodi 12AU7 li farebbe volare,visto però che occorrerebbero tu molto speciali....lasuma perdi. Il progettino del doppio triodo montato in push pull (quindi i triodi di una valvola sono in "parallelo" ) è troppo complesso in particolare il generatore dei 250 V ,un multivibratore regolato con uscita a SCR ....non ha mai funzionato bene,sa solo ronzare
E' una tecnica "nuova" che in realtà ha una 30 ina di anni. Si usava in alta frequenza modulando in AM e almeno in teoria in bassa può funzionare. Se gli stadi pre interni non autoscillano.
Si parte da un alimentazione esuberante tipo un 24 volt swichting industriale,ce ne sono fino a 25 A e a me ne bastano 2. Poi un circuito lineare che prende il 24 volt lo stabilizza a 12 e quando serve più birra alza la tensione. Per mascherare la presenza del regolatore lo si monta che usi come dissipazione il pannello anteriore ,è in alluminio di solito spesso 3 mm.
Agli altoparlanti che voglio usare per le "vie alte" in realtà sarà un monovia full range con tw aggiunto per andare oltre i 15 K bastano 3 watt.
E qui voglio segnalare un gioiello degli anni passati:
Philips AD 7080 ,un gioiello del passato fatto "come si deve" e normalmente impiegato nei giradischi amplificati della casa.
Aveva enormi vantaggi:
- magnete alnico
- traferro sottilissimo
- cono leggerissimo in carta pieghettata
- conetto interno veramente ben fatto
- sospensione in carta pieghettata.
potrei dire che è uno dei POCHI altoparlanti che suonano bene in array (vebbè sappiamo tutti le beghe dell'array quali sono...e puoi salire in frequenza con tutti e non con uno solo) con una serie di difetti però:
- A 6 watt è al limite e a 10 W esplode
- per motivi ignoti sotto i 110 hz inizia a distorcere
- vuole una tela davanti non molto vicina,almeno un paio di cm
Ma restituisce una musicalità favolosa specialmente per musica tzigana,violini,chitarre e con una pienezza di dettaglio che molta roba più costosa si sogna. Dinamica? bè Lì ESCONO I LIMITI DEL tda 2003 .....ooooh se escono.
Se uno volesse fare un array mettendo X altoparlanti con X tda a pilotarli ....occhio perchè un ampli stereo con 2 integrati è già vicino ai 1,25 A se se ne mettono tanti serve un raddrizzatore un goccio sovradimensionato e si deve passare alle casse attive.
La mia idea di farlo andare in full range (visto che è per un audio del computer e della distorsione chisse) è perchè tanto il tda taglia di suo vicino a 35 hz accoppando le frequenze malate che a volte escono dall'audio PC.
Ovvio che un bell'ampli con un push pull di triodi 12AU7 li farebbe volare,visto però che occorrerebbero tu molto speciali....lasuma perdi. Il progettino del doppio triodo montato in push pull (quindi i triodi di una valvola sono in "parallelo" ) è troppo complesso in particolare il generatore dei 250 V ,un multivibratore regolato con uscita a SCR ....non ha mai funzionato bene,sa solo ronzare
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace