24/11-Anticipazioni: diffusori R.D.
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24/11-Anticipazioni: diffusori R.D.
Vi propongo, qui di seguito, alcuni dei grafici che serviranno come spunto per discutere in occasione dell'Incontro del 24 novembre prossimo presso la sede dell'Annuario Audio, in via dell'Acqua Bullicante n.169, dalle 10 alle 19.
Il quinto argomento saranno i diffusori a Radiazione Diretta, vale a dire quelli in cui i trasduttori (woofer o tweeter) irradiano direttamente in aria libera.
Si tratta della categoria di diffusori meno efficienti, come testimoniano questi due quadri riassuntivi, tratti da Suono n.127.
Ho impiegato questi dati perché sono quelli VERI, vale a dire misurati da Giancarlo Gandolfi nella camera anecoica della RCF... e non quelli dichiarati dalle case costruttrici, che sono spesso fantasiosi.
Segue
F.C.
Il quinto argomento saranno i diffusori a Radiazione Diretta, vale a dire quelli in cui i trasduttori (woofer o tweeter) irradiano direttamente in aria libera.
Si tratta della categoria di diffusori meno efficienti, come testimoniano questi due quadri riassuntivi, tratti da Suono n.127.
Ho impiegato questi dati perché sono quelli VERI, vale a dire misurati da Giancarlo Gandolfi nella camera anecoica della RCF... e non quelli dichiarati dalle case costruttrici, che sono spesso fantasiosi.
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Re: 24/11-Anticipazioni: diffusori R.D.
Vi è mai passato per la mente che più la sospensione esterna del vostro woofer è larga... più è alta la distorsione che essa emette...??? Vi sembra sconvolgente...? Beh... ecco la spiegazione di Bartolomeo Aloia...
Senza parole... eh...???
Saluti
F.C.
Senza parole... eh...???
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Re: 24/11-Anticipazioni: diffusori R.D.
Voi sapete che io ho accennato molte volte al "problema delle tre pareti"... Provo ora a spiegarlo con parole nuove.
Immaginate di collocare un diffusore su un pavimento riflettente, a specchio, nell'angolo a 90 gradi formato da due specchi verticali, che arrivano fino a terra. Il tutto all'aperto.
Osservando il diffusore da una certa distanza noterete che i due specchi ed il pavimento ne formano otto immagini, quattro sopra al livello del terreno e quattro apparentemente al di sotto. Naturalmente la distanza tra voi e queste immagini sarà diversa, a seconda della lunghezza maggior o minore del percorso dell'onda riflessa.
Per il suono accade la stessa cosa che accade con la luce: è come se ci fossero otto diffusori che suonano da punti di emissione collocati diversamente nello spazio...
Ed otto emissioni possono sommarsi tutte in fase, come infatti avviene alle bassissime frequenze...
Oppure possono cancellarsi, quando metà arriva in fase e metà in controfase, inclusa l'onda diretta...
Qui sotto vediamo un grafico di Glyn Adams, ex progettista della B&W, che mostra l'effetto sulla risposta di un determinato posizionamento di una sorgente sonora rispetto alle tre pareti più vicine.
Notate l'enfasi sulle bassissime ed il buco in gamma bassa, intorno ai 100 hz, che ha conseguenze orrende all'ascolto.
Questo è il risultato di una misura che includa solo queste tre prime riflessioni, escludendo quelle provenienti dalle altre tre pareti... (che esamineremo nel prossimo post).
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F.C.
Immaginate di collocare un diffusore su un pavimento riflettente, a specchio, nell'angolo a 90 gradi formato da due specchi verticali, che arrivano fino a terra. Il tutto all'aperto.
Osservando il diffusore da una certa distanza noterete che i due specchi ed il pavimento ne formano otto immagini, quattro sopra al livello del terreno e quattro apparentemente al di sotto. Naturalmente la distanza tra voi e queste immagini sarà diversa, a seconda della lunghezza maggior o minore del percorso dell'onda riflessa.
Per il suono accade la stessa cosa che accade con la luce: è come se ci fossero otto diffusori che suonano da punti di emissione collocati diversamente nello spazio...
Ed otto emissioni possono sommarsi tutte in fase, come infatti avviene alle bassissime frequenze...
Oppure possono cancellarsi, quando metà arriva in fase e metà in controfase, inclusa l'onda diretta...
Qui sotto vediamo un grafico di Glyn Adams, ex progettista della B&W, che mostra l'effetto sulla risposta di un determinato posizionamento di una sorgente sonora rispetto alle tre pareti più vicine.
Notate l'enfasi sulle bassissime ed il buco in gamma bassa, intorno ai 100 hz, che ha conseguenze orrende all'ascolto.
Questo è il risultato di una misura che includa solo queste tre prime riflessioni, escludendo quelle provenienti dalle altre tre pareti... (che esamineremo nel prossimo post).
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Re: 24/11-Anticipazioni: diffusori R.D.
Ed ecco quello che accade quando esaminiamo lo spettro emesso dopo mezzo secondo, in ambiente...
Come potete vedere, l'andamento è rimasto lo stesso del grafico precedente (la cui risposta è sovrapposta).
Questo è abbastanza logico: infatti le riflessioni dalle prime tre pareti arrivano con pari intensità, rispetto alla emissione diretta, e quindi producono gli effetti più marcati sulla risposta, cancellando alcune bande di frequenze ed enfatizzandone altre.
E' ovvio che quello che è stato cancellato a meno di due metri dal diffusore non avrà alcun modo di arrivare alle altre tre pareti dell'ambiente, semplicemente perché sarà stato appunto cancellato PRIMA.
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F.C.
Come potete vedere, l'andamento è rimasto lo stesso del grafico precedente (la cui risposta è sovrapposta).
Questo è abbastanza logico: infatti le riflessioni dalle prime tre pareti arrivano con pari intensità, rispetto alla emissione diretta, e quindi producono gli effetti più marcati sulla risposta, cancellando alcune bande di frequenze ed enfatizzandone altre.
E' ovvio che quello che è stato cancellato a meno di due metri dal diffusore non avrà alcun modo di arrivare alle altre tre pareti dell'ambiente, semplicemente perché sarà stato appunto cancellato PRIMA.
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Re: 24/11-Anticipazioni: diffusori R.D.
Per chi conosce la lingua inglese, ecco lo stesso concetto espresso appunto da Glyn Adams.
C'è un altro modo di arrivarci, logicamente: provare ad immaginare i percorsi dell'onda diretta e delle riflessioni, tenendo conto che l'intensità di queste decrescere con l'aumentare del percorso di propagazione in aria. E quando la riflessione arriva con una intensità prossima a quella dell'onda diretta, allora potrà anche cancellarla del tutto, se è in controfase (o raddoppiarla, se è in fase). Ma la riflessione che è arrivata alla parete alle spalle dell'ascoltatore ed è ritornata indietro ha fatto un lungo percorso, nel corso del quale la sua ampiezza è diminuita... Quindi, che sia in controfase o che sia in fase, i suoi effetti sulla risposta saranno comunque minimi..."!!!
Avete capito quanto sia scottante questo argomento...??? (e perché le riviste non osano parlarne...?)
Saluti
F.C.
C'è un altro modo di arrivarci, logicamente: provare ad immaginare i percorsi dell'onda diretta e delle riflessioni, tenendo conto che l'intensità di queste decrescere con l'aumentare del percorso di propagazione in aria. E quando la riflessione arriva con una intensità prossima a quella dell'onda diretta, allora potrà anche cancellarla del tutto, se è in controfase (o raddoppiarla, se è in fase). Ma la riflessione che è arrivata alla parete alle spalle dell'ascoltatore ed è ritornata indietro ha fatto un lungo percorso, nel corso del quale la sua ampiezza è diminuita... Quindi, che sia in controfase o che sia in fase, i suoi effetti sulla risposta saranno comunque minimi..."!!!
Avete capito quanto sia scottante questo argomento...??? (e perché le riviste non osano parlarne...?)
Saluti
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Re: 24/11-Anticipazioni: diffusori R.D.
Ritorneremo più avanti ad approfondire il "problema delle tre pareti".
Ora sorridiamo insieme su un aspetto poco conosciuto della progettazione dei diffusori R.D.: l'ottimizzazione...
Guardate bene la risposta di questo diffusore e le sue dimensioni...
Già... appena 60 Hz di frequenza di taglio per un bestione titanico, al cui interno possono tranquillamente formarsi risonanze tali da compromettere le prestazioni anche del miglior woofer della Terra...
Eppure sono (il prototipo di...) un progetto elaborato e consigliato da nomi che brillano nel firmamento dell'Hi-End...!
Mentre riflettete, io vi posto altri due grafici con i quali approfondire.
Segue
F.C.
Ora sorridiamo insieme su un aspetto poco conosciuto della progettazione dei diffusori R.D.: l'ottimizzazione...
Guardate bene la risposta di questo diffusore e le sue dimensioni...
Già... appena 60 Hz di frequenza di taglio per un bestione titanico, al cui interno possono tranquillamente formarsi risonanze tali da compromettere le prestazioni anche del miglior woofer della Terra...
Eppure sono (il prototipo di...) un progetto elaborato e consigliato da nomi che brillano nel firmamento dell'Hi-End...!
Mentre riflettete, io vi posto altri due grafici con i quali approfondire.
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Re: 24/11-Anticipazioni: diffusori R.D.
Adesso vi posto una chicca: la VERA risposta delle mitologiche AR-3a, misurata in campo emisferico da Allison, che allora lavorava per la AR... Non l'ho certo presa da un depliant o dalle misure taroccate di qualche rivista, ma da un articolo pubblicato sul Journal of Audio Engineering Society, dove vige un altro standard di serietà...
Guardate bene in basso... Il taglio inizia addirittura a 100 Hz ed i 40 Hz sono ben 12 dB più in basso...
Ma prima di formulare alcun commento, dovete vedere un secondo grafico: quello che stava accanto al precedente sul JAES.
Eccolo qui sotto, è la misura della risposta dello stesso diffusore, una AR-3a, questa volta allontanata dalla parete...
Già... in campo sferico la situazione peggiora drammaticamente... perché il ridotto carico acustico pregiudica il rendimento del diffusore al di sotto di 300 Hz, vale a dire proprio nella regione dove è necessaria l'efficienza e la tenuta in potenza...
La sciagura è che sopra 300 Hz le dimensioni del pannello frontale conservano il carico emisferico ed il suo maggiore rendimento, causando un'enfasi che tutti coloro che hanno ascoltato questi diffusori conoscono bene...
Ora è il momento di fare una riflessione un pochino provocatoria...
Non è che -per caso- si sono diffusi i sistemi con pannelli frontali stretti, proprio perché con essi l'abbassamento di rendimento dovuto all'allontanamento dalla parete di fondo (= dalla collocazione "bookshelf") si nota meno...???
Insomma... visto che si era riusciti a far dimenticare agli appassionati che l'efficienza è importante...
...tanto valeva abbatterla su tutta la gamma bassa...! (*)
Meditate, gente !
Saluti
F.C.
(*): Spostando il "gradino" nella risposta al di sopra del primo taglio, tra woofer e mid a cono, si può attenuare quest'ultimo o sceglierne uno meno efficiente, allineando finalmente la risposta.... (E addio efficienza...!!!)
Guardate bene in basso... Il taglio inizia addirittura a 100 Hz ed i 40 Hz sono ben 12 dB più in basso...
Ma prima di formulare alcun commento, dovete vedere un secondo grafico: quello che stava accanto al precedente sul JAES.
Eccolo qui sotto, è la misura della risposta dello stesso diffusore, una AR-3a, questa volta allontanata dalla parete...
Già... in campo sferico la situazione peggiora drammaticamente... perché il ridotto carico acustico pregiudica il rendimento del diffusore al di sotto di 300 Hz, vale a dire proprio nella regione dove è necessaria l'efficienza e la tenuta in potenza...
La sciagura è che sopra 300 Hz le dimensioni del pannello frontale conservano il carico emisferico ed il suo maggiore rendimento, causando un'enfasi che tutti coloro che hanno ascoltato questi diffusori conoscono bene...
Ora è il momento di fare una riflessione un pochino provocatoria...
Non è che -per caso- si sono diffusi i sistemi con pannelli frontali stretti, proprio perché con essi l'abbassamento di rendimento dovuto all'allontanamento dalla parete di fondo (= dalla collocazione "bookshelf") si nota meno...???
Insomma... visto che si era riusciti a far dimenticare agli appassionati che l'efficienza è importante...
...tanto valeva abbatterla su tutta la gamma bassa...! (*)
Meditate, gente !
Saluti
F.C.
(*): Spostando il "gradino" nella risposta al di sopra del primo taglio, tra woofer e mid a cono, si può attenuare quest'ultimo o sceglierne uno meno efficiente, allineando finalmente la risposta.... (E addio efficienza...!!!)
Re: 24/11-Anticipazioni: diffusori R.D.
a fabbrì me sò appena fatto due risate sul 3d che parla delle audio masterhorn...un sistema fullhorn con..i bassi a reflex angolari...tipo jensen ultraflex..una genialata senza precedenti..F.Calabrese ha scritto:Ritorneremo più avanti ad approfondire il "problema delle tre pareti".
Ora sorridiamo insieme su un aspetto poco conosciuto della progettazione dei diffusori R.D.: l'ottimizzazione...
Guardate bene la risposta di questo diffusore e le sue dimensioni...
http://i48.tinypic.com/r9fzp1.jpg
Già... appena 60 Hz di frequenza di taglio per un bestione titanico, al cui interno possono tranquillamente formarsi risonanze tali da compromettere le prestazioni anche del miglior woofer della Terra...
Eppure sono (il prototipo di...) un progetto elaborato e consigliato da nomi che brillano nel firmamento dell'Hi-End...!
Mentre riflettete, io vi posto altri due grafici con i quali approfondire.
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Re: 24/11-Anticipazioni: diffusori R.D.
Accidenti... quasi quasi ci stavamo dimenticando di uno dei problemi fondamentali in materia di riproduzione delle basse frequenze: la sezione dei condotti reflex... Ecco qui sotto un esempio di profili.
Ed ecco i livelli di distorsione al crescere del livello emesso, per i vari profili...
Diciamo che fino a 102-103 dB (ad un metro...) i vari condotti rastremati mostrano qualche vantaggio... Ma stiamo parlando di livelli sonori semplicemente patetici, a quelle frequenze ed a quella (minima) distanza...!
Al di sopra di 105 dB (ad un metro) la distorsione cresce e non appare dipendere più dalla rastrematura del condotto, ma solo e soltanto dalla sua superficie...!!!
Abbiamo parlato di condotti grandi, in rapporto a quelli tipici dei diffusori domestici...! Immaginatevi il disastro !!!
Saluti
F.C.
Ed ecco i livelli di distorsione al crescere del livello emesso, per i vari profili...
Diciamo che fino a 102-103 dB (ad un metro...) i vari condotti rastremati mostrano qualche vantaggio... Ma stiamo parlando di livelli sonori semplicemente patetici, a quelle frequenze ed a quella (minima) distanza...!
Al di sopra di 105 dB (ad un metro) la distorsione cresce e non appare dipendere più dalla rastrematura del condotto, ma solo e soltanto dalla sua superficie...!!!
Abbiamo parlato di condotti grandi, in rapporto a quelli tipici dei diffusori domestici...! Immaginatevi il disastro !!!
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Re: 24/11-Anticipazioni: diffusori R.D.
Vista la sua importanza, riprendiamo, per finire, il concetto di Allison, secondo il quale l'allontanarsi dalle pareti NON risolve affatto il problema delle irregolarità di risposta alle basse frequenze... Lo sposta solo a frequenze più basse...
Questo spiega il perché la collocazione su stand sia accettabile per i minidiffusori, che non scendono, mentre se in quello stesso punto si colloca un diffusore tower si ottiene un risultato disastroso...
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F.C.
Questo spiega il perché la collocazione su stand sia accettabile per i minidiffusori, che non scendono, mentre se in quello stesso punto si colloca un diffusore tower si ottiene un risultato disastroso...
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