Partiamo da una ripresa del suono fatta bene e con 2 microfoni, per riprendere tutto l'evento compreso l'ambiente (ove è possibile, una grande orchestra difficilmente può essere ripresa così, ma almeno i microfoni ambiente possono aggiungere qualcosa alle tracce multimicrofoniche), se riproduciamo con un diffusore ad ampia distribuzione spettrale, la sensazione che cerchiamo di ricostruire è un suono proveniente da più parti, come il suono originale, non è il suono originale, ma un surrogato che tenta di simulare una distribuzione del suono simile all'originale, ci aggiunge un po' di strada, ma la percezione che ne deriva è un suono distribuito in modo simile all'originale.
Viceversa se impieghiamo diffusori direttivi per questo tipo di suono, il modo con cui lo riceviamo è diverso da quello originale, la percezione che se ne ha (se si è molto abituati al suono reale) è qualcosa di artificiale, che in natura non esiste.
Nel fare questo, una delle cose che può rompere di più le scatole è la necessità di allontanare i diffusori dalla parete di fondo, perché abbiamo bisogno anche di quella riflessione per ingannare la percezione. In questo gli omni sono superiori, perché per quanto possa essere ben distribuito il suono di un mini, un buco verso il retro c'è sempre, e quindi una mancanza di continuità nelle riflessioni.
Ogni cosa ovviamente è un compromesso.
Questo ovviamente è solo uno degli aspetti dell'Ambienza.