No comment...Cristiano Casonati ha scritto:"Fauna" da forum
... ah, se Piero Angela pubblicasse un documentario sugli animali da internet! quelli che animano e si agitano nei forum, che dibattono, aggiungono, precisano e litigano senza sapere nulla di concreto sulla materia. Mai dubbi, sempre certezze. Ma donde vengono le loro certezze? L'ho visto su Google, solitamente dicono. La loro resistenza alle critiche è debolissima, giusto un messaggio o due, poi cominciano ad attaccarti personalmente per sminuirti di fronte alla platea. Di solito mi diverto un mondo a insistere, tanto per dimostrare quanto essi siano vacui e vuoti di esperienza.
Così come sui vaccini i più grandi sostenitori dei vaccini scrivono, come fossero tutti esperti di vaccini, e si infiammano nel condannare chi... non ha le loro certezze (guai a suggerire loro l'uso di antistaminici e cortisonici da web), anche nei forum più minuscoli esistono e si aggirano personaggi che vivono solo di bits.
Nel campo dei collezionisti ed appassionati di macchine per scrivere esistono persone che non fanno altro che chiedersi, e chiedere pubblicamente, quanto vale la loro macchinina. La loro banale, economica e arrugginita macchinina per scrivere... comprata dal papà e usata pochissimo. Pagata, per dire, l'equivalente di settanta Euro di oggi e.. vorrebbero sentirsi dire che ne vale duecentocinquanta! C'è chi si spinge a mettere anche la foto, con la macchina opaca, ossidata, visibilmente ferma da decenni e con la valigetta nera in legno originale con la finitura in carta nera tutta strappata e offrirla a duecentocinquanta Euro. Ci devono essere dei polli certamente, in questo piccolo stagno.
Ogni volta sobbalzo, pensando al tapino che potrebbe comprarla e che poi, mi càpita spesso, viene da me e mi chiede di sistemarla.
Io devo almeno provarla, toccarla, farla scrivere. Il nastro non gira, figurarsi se all'estremità ritorna indietro... il rullo di gomma è duro come il ferro e la carta si buca, la forcella sollevanastro alza solo fino a metà carattere; le leve non ritornano, i caratteri sono disallineati e presentano molte lettere danneggiate da urti contro altri caratteri. Il gruppo dello scatto è consumato e la macchina salta a ogni battuta; il tirante della granmolla potrebbe essersi sganciato prima che l'Inter vincesse la sua prima coppa dei Campioni, la granmolla potrebbe anche essere spezzata. Un martelletto potrebbe non funzionare a causa di un tirante rotto, i piedini sono disintegrati e la serratura della valigetta è arrugginita e inoperativa.
Il disastro potrebbe essere assolutamente non riparabile ma forse, forse, con una ventina di ore possiamo trasformare il catorcio in una macchina per scrivere: Olivetti mP1.
Già una macchina critica ai suoi tempi, ma oggi, all'età di novant'anni, anche restaurata sarebbe da trattare come una reliquia, costantemente a rischio di rotture spontanee di svariati meccanismi.
Perchè? Semplice, perchè negli anni di pre-guerra e guerra, in Italia le industrie meccaniche dovevano lavorare con materiali di scarsissima qualità. Le nazioni nemiche (erano nemiche per colpa nostra, sia chiaro!, anzi, per colpa del nostro duce) ci avevano imposto svariati embarghi e non ricevevamo più acciaio, metalli rari per leghe, alluminio, gomma e altri materiali ancora (la sapete, vero, la storia del Raion?). Naturale che si dovesse fare tutto in casa... e sappiamo tutti come i nostri materiali, figli dell'italica industria autarchica, fossero in realtà pessimi e poco duraturi. Una Ico Mp1 era fatta con ferri dove necessitavano gli acciai, e per questo motivo soggetti a corrosione lenta e a disintegrazione progressiva.
Chi compra oggi una Mp1 compra una sorta di bomba a orologeria, che ha un tempo, in continua diminuzione, della sua vita operativa.
Il signore mi dà la macchina, comprata incautamente a 250 Euro e mi sente dire che... la cifra che dovrei fargli spendere per sistemarla a dovere, ricostruendo parti e sostituendone altre estratte da altre macchine, è di una cifra assolutamente analoga.
Come reagisce il signore?
Una delle due (tre...): si tiene la macchina così com'è e pensa che in questo ambiente chi vende le macchine antiche sia un ladro; oppure la riporta al venditore, sempre che lo si trovi ancora. Certo un signore che vende una macchina estratta dalla cantina e che si firma Lupetto89 non dev'essere poi un esperto di macchine per scrivere! La prossima volta su ebay si firmerà Luisella 99 o qualcosa di simile. Difficile che metta la sua faccia e il suo vero nome.
La terza opzione, quella più coraggiosa, è quella per cui mi viene affidata e, con estremo sprezzo del pericolo e... della valutazione commerciale, riportata a funzionare e ad essere presentabile.
E c'è gente che si meraviglia che occorrano venti ore di lavoro (e passa!). E lo scrive sul forum.
Il dottore delle macchine per scrivere sa già quanto tempo occorre mettere sulla Ico Mp1 arrugginita: tantissimo, oppure niente!
In questa foto due macchine sulle quali ho lavorato tantissime ore. E alcune ore, ripeto, ORE, anche per fare le fotografie.
Ecco la differenza tra un tecnico serio e competente e un venditore da soffitta di macchine per scrivere.
Saluti
F.C.