Bassi corretti, addio...!
Inviato: martedì 11 giugno 2024, 19:31
La mia generazione è stata educata fin da piccoli a pensare che il progresso tecnico porti con sé solo e soltanto miglioramenti. Ed indubbiamente le fotocamere e le elettroniche di oggi possono avere prestazioni in precedenza non solo sconosciute, ma persino difficili da immaginare.
Però nel campo della fotografia stiamo assistendo alla progressiva scomparsa delle fotocamere, sostituite dagli smartphone che, pur avendo lenti minuscole, ormai garantiscono risoluzioni strepitose e persino una certa "intelligenza" nel bilanciare colori e contrasti (meglio che con una fotocamera in mani inesperte o distratte).
Prima o poi accadrà lo stesso con l'Audio, con i complessi impianti degli anni passati sostituiti da compatti ed accessibili processori completi di uscite per cuffia e relative super-cuffie: una soluzione perfetta per chi vive in abitazioni piccole, circondate da vicini potenzialmente disturbati.
Se i vecchi impianti hanno resistito -diciamoci la verità- è stato molto più per la loro connotazione di arredi retrò o vintage, che per le effettive esigenze di ascolto di chi li possiede. E questo spiega bene il perché dai primi anni 2000 ad oggi l'interesse per le problematiche tecniche dell'Alta Fedeltà è andato gradualmente scomparendo: basti pensare alle centinaia di post e alle migliaia di letture giornaliere dei grandi forum di quegli anni (p.es. VideoHiFi), alla stasi di oggi... (e per fortuna qualcuno ci legge ancora ! Ma per quanto tempo ?).
Anche sui Social (FB), passata ormai la frenesia per il vecchiume trovato nei cassonetti e ripulito, è in atto una tendenza al ridimensionamento delle aspettative e -con esse- anche della spesa dedicata anche ai migliori impianti HiFi. E' infatti facilissimo trovare appassionati che postano commenti sbavanti su qualsiasi apparato che sia lucido e pesante, oltre che costoso... ma poi nessuno di quegli appassionati si sognerebbe mai di acquistare bidoni del genere...
Sta accadendo -infatti- che proprio il costo esagerato delle stramberie che quotidianamente ci vengono proposte è diventato un alibi per la rinuncia a qualsiasi soluzione ai difetti che più o meno tutti conosciamo e che sono tipici degli impianti "post anni '70".
E' pur vero che alcuni di questi difetti sono poco conosciuti, come -per esempio- la distorsione in gamma media prodotta dalla nonlinearità del circuito magnetico di woofer e midrange con magnete in ferrite. Una distorsione perfettamente udibile ma furbamente sottaciuta dalle riviste di settore. Per questo tipo di distorsione le soluzioni esistono: ma quale costruttore se la sentirà mai di aumentare i costi di produzione dei propri diffusori, se poi il mercato NON premia le sue scelte, per ignoranza o disinteresse...?
Un altro difetto dei diffusori d'epoca, rimasto intatto ad oggi, è la progettazione approssimativa dei filtri di crossover: pensate che ci sono ancora appassionati, recensori (e persino costruttori) che credono ancora che i filtri del primo ordine siano in qualche modo superiori, quando in pratica sono monnezza al massimo grado... (!) Come potete leggere qui: https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... =13&t=9908
Ora però arriviamo al titolo di questa discussione, vale a dire all'addio ormai definitivo all'ascolto con la gamma bassa lineare e ben proporzionata.
Quel che sta accadendo è ormai sotto gli occhi di tutti: i nuovi diffusori sono tutti progettati per operare lontano dalle pareti, per cui sono necessariamente meno efficienti in gamma bassa. A questo punto il progettista si trova davanti alla scelta tra allineare anche le altre vie sullo stesso livello (di fatto progettando un diffusore inefficiente ed asfittico...) oppure lasciare meno attenuate le vie superiori, creando una risposta in frequenza in salita, cui peraltro gli appassionati sono ormai abituati da decenni, al punto che la scambiano per "maggiore nitidezza"...
Ecco... se provate a ricordare il suono degli ultimi venti impianti che avete ascoltato, scoprirete che sono tutti compresi entro queste due opzioni, con tutte le gradazioni intermedie. Stiamo comunque parlando di diffusori sbagliati, cioé NON Hi-Fi.
C'è di peggio: chi ha ancora vecchi diffusori, dell'epoca in cui venivano progettati per essere collocati a parete o a pavimento, spesso è così condizionato dagli ascolti alle mostre o nei negozi, da tornare a casa e collocare male i suoi diffusori, per esempio sollevandoli su inutili supporti ed allontanandoli dalle pareti (ma mai abbastanza).
Nei post che seguono troverete i risultati di un esperimento interessantissimo, ma ve lo spiego a partire dal prossimo post.
Segue
F.C.
Però nel campo della fotografia stiamo assistendo alla progressiva scomparsa delle fotocamere, sostituite dagli smartphone che, pur avendo lenti minuscole, ormai garantiscono risoluzioni strepitose e persino una certa "intelligenza" nel bilanciare colori e contrasti (meglio che con una fotocamera in mani inesperte o distratte).
Prima o poi accadrà lo stesso con l'Audio, con i complessi impianti degli anni passati sostituiti da compatti ed accessibili processori completi di uscite per cuffia e relative super-cuffie: una soluzione perfetta per chi vive in abitazioni piccole, circondate da vicini potenzialmente disturbati.
Se i vecchi impianti hanno resistito -diciamoci la verità- è stato molto più per la loro connotazione di arredi retrò o vintage, che per le effettive esigenze di ascolto di chi li possiede. E questo spiega bene il perché dai primi anni 2000 ad oggi l'interesse per le problematiche tecniche dell'Alta Fedeltà è andato gradualmente scomparendo: basti pensare alle centinaia di post e alle migliaia di letture giornaliere dei grandi forum di quegli anni (p.es. VideoHiFi), alla stasi di oggi... (e per fortuna qualcuno ci legge ancora ! Ma per quanto tempo ?).
Anche sui Social (FB), passata ormai la frenesia per il vecchiume trovato nei cassonetti e ripulito, è in atto una tendenza al ridimensionamento delle aspettative e -con esse- anche della spesa dedicata anche ai migliori impianti HiFi. E' infatti facilissimo trovare appassionati che postano commenti sbavanti su qualsiasi apparato che sia lucido e pesante, oltre che costoso... ma poi nessuno di quegli appassionati si sognerebbe mai di acquistare bidoni del genere...
Sta accadendo -infatti- che proprio il costo esagerato delle stramberie che quotidianamente ci vengono proposte è diventato un alibi per la rinuncia a qualsiasi soluzione ai difetti che più o meno tutti conosciamo e che sono tipici degli impianti "post anni '70".
E' pur vero che alcuni di questi difetti sono poco conosciuti, come -per esempio- la distorsione in gamma media prodotta dalla nonlinearità del circuito magnetico di woofer e midrange con magnete in ferrite. Una distorsione perfettamente udibile ma furbamente sottaciuta dalle riviste di settore. Per questo tipo di distorsione le soluzioni esistono: ma quale costruttore se la sentirà mai di aumentare i costi di produzione dei propri diffusori, se poi il mercato NON premia le sue scelte, per ignoranza o disinteresse...?
Un altro difetto dei diffusori d'epoca, rimasto intatto ad oggi, è la progettazione approssimativa dei filtri di crossover: pensate che ci sono ancora appassionati, recensori (e persino costruttori) che credono ancora che i filtri del primo ordine siano in qualche modo superiori, quando in pratica sono monnezza al massimo grado... (!) Come potete leggere qui: https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... =13&t=9908
Ora però arriviamo al titolo di questa discussione, vale a dire all'addio ormai definitivo all'ascolto con la gamma bassa lineare e ben proporzionata.
Quel che sta accadendo è ormai sotto gli occhi di tutti: i nuovi diffusori sono tutti progettati per operare lontano dalle pareti, per cui sono necessariamente meno efficienti in gamma bassa. A questo punto il progettista si trova davanti alla scelta tra allineare anche le altre vie sullo stesso livello (di fatto progettando un diffusore inefficiente ed asfittico...) oppure lasciare meno attenuate le vie superiori, creando una risposta in frequenza in salita, cui peraltro gli appassionati sono ormai abituati da decenni, al punto che la scambiano per "maggiore nitidezza"...
Ecco... se provate a ricordare il suono degli ultimi venti impianti che avete ascoltato, scoprirete che sono tutti compresi entro queste due opzioni, con tutte le gradazioni intermedie. Stiamo comunque parlando di diffusori sbagliati, cioé NON Hi-Fi.
C'è di peggio: chi ha ancora vecchi diffusori, dell'epoca in cui venivano progettati per essere collocati a parete o a pavimento, spesso è così condizionato dagli ascolti alle mostre o nei negozi, da tornare a casa e collocare male i suoi diffusori, per esempio sollevandoli su inutili supporti ed allontanandoli dalle pareti (ma mai abbastanza).
Nei post che seguono troverete i risultati di un esperimento interessantissimo, ma ve lo spiego a partire dal prossimo post.
Segue
F.C.