Rientro "sul Topic" per formulare una proposta spero interessante.
Sappiamo che gli ampli migliori sono valvolari, ma hanno tipicamente elevate impedenze d'uscita, a meno che non siano controreazionati assai.
Alcuni triodi hanno impedenze interne più basse, che in realtà sono ottenute dalla "controreazione naturale" prodotta dalle variazioni della tensione di griglia connesse alla variazione del potenziale anodico (che segue il segnale). La prova è che i pentodi sono privi di questa controreazione, in quanto hanno (in più rispetto ai triodi) un'apposita griglia schermo. Se questa griglia schermo si collega all'anodo, allora il pentodo si comporta esattamente come un triodo. Quindi un triodo non è altro che un pentodo controreazionato.
I triodi però saturano assai peggio rispetto ai pentodi, perché assorbono correnti di griglia improvvise (cioé asimmetriche...) e cospicue, tanto che richiedono che a pilotarli siano a volte dei veri stadi di potenza... di cui potete immaginare il rumore e la minore risoluzione.
Siamo arrivati a dedurre che l'ampli ideale potrebbe essere un Push Pull di pentodi, facilmente alimentabile (e filtrabile dai disturbi di rete). ça sua elevata impedenza d'uscita (cioé il bassissimo Fattore di Smorzamento) sarà un grandissimo vantaggio, perché permetterà di ridurre di molto alcune delle peggiori distorsioni degli altoparlanti. Nel prossimo post vi mostrerò di quanto, con alcuni esempi.
A questo punto passiamo ai diffusori da abbinarci: l'ideale sarebbe un sistema a tromba ad almeno tre vie, con filtri di crossover -passivi- progettati per il pilotaggio in corrente, vale a dire da ampli privi di Fattore di Smorzamento. Un sistema che NON ESISTE, commercialmente.
Però il mio "FullHorn per Aleandro" era progettato esattamente in questo modo, ed infatti in molti hanno confermato che aveva il miglior medio-basso esistente. Una cosa facile, partendo dal pilotaggio in corrente... Ecco la foto, senza le trombe di medi ed alti al di sopra.
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F.C.