Impianti a confronto: (1)- Blumenhofer + Allnic
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Re: Blumenhofer + Allnic Vs, Nessie 2: gli ampli
Partiamo da un'osservazione incontrovertibile: i due finali Allnic A-5000 DHT hanno un alimentatore in cui il raddrizzamento è effettuato da un tubo a vuoto, e per la precisione da una valvola 5U4G. E come tutte le valvole raddrizzatrici, anche le 5U4G hanno un preciso limite massimo nella corrente impulsiva che possono erogare senza danneggiarsi. La conferma sta nel fatto che tutte le case costruttrici raccomandano un valore massimo di capacità da collegare a queste valvole, che è di 40 microFarad nel caso delle 5U4G NOS, come potete leggere qui sotto...
Se ricordo bene, il nostro amico appassionato ha detto che i suoi due finali mono Allnic A-5000 impiegano -in alternativa- delle moderne 5U4G della KR, i cui dati li potete leggere qui sotto...
Già... proprio così... avete letto bene...! Le KR si danneggiano qualora vengano collegate a condensatori di capacità maggiore di 10 (dieci) microFarad...!!!
Il confronto con il finalino cinese Yarland FV-34C (che peraltro pilota solo il driver e solo sopra 2 KHz...) è impietoso: i suoi condensatori di alimentazione sono due e da 470 microFarad...(!!!) E questo grazie al fatto di avere raddrizzatori a stato solido, che accettano senza problemi gli elevati e brevi picchi di corrente necessari a ricaricare i condensatori ad ogni semionda della frequenza di rete... La foto dei condensatori la potete vedere nel post che precede.
Ma attenti... dal valore dei condensatori di filtro dipende anche la silenziosità del finale...! (In realtà, sia gli Allnic che gli Yarland impiegano anche una induttanza nell'alimentazione, ma dalle foto si vede bene che si tratta di induttanze di dimensioni -e quindi di potenza- praticamente identiche).
Segue
F.C.
Se ricordo bene, il nostro amico appassionato ha detto che i suoi due finali mono Allnic A-5000 impiegano -in alternativa- delle moderne 5U4G della KR, i cui dati li potete leggere qui sotto...
Già... proprio così... avete letto bene...! Le KR si danneggiano qualora vengano collegate a condensatori di capacità maggiore di 10 (dieci) microFarad...!!!
Il confronto con il finalino cinese Yarland FV-34C (che peraltro pilota solo il driver e solo sopra 2 KHz...) è impietoso: i suoi condensatori di alimentazione sono due e da 470 microFarad...(!!!) E questo grazie al fatto di avere raddrizzatori a stato solido, che accettano senza problemi gli elevati e brevi picchi di corrente necessari a ricaricare i condensatori ad ogni semionda della frequenza di rete... La foto dei condensatori la potete vedere nel post che precede.
Ma attenti... dal valore dei condensatori di filtro dipende anche la silenziosità del finale...! (In realtà, sia gli Allnic che gli Yarland impiegano anche una induttanza nell'alimentazione, ma dalle foto si vede bene che si tratta di induttanze di dimensioni -e quindi di potenza- praticamente identiche).
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Re: Blumenhofer + Allnic Vs, Nessie 2: gli ampli
A questo punto parliamo di rumorosità, confrontando quella dei finali mono Allnic A-5000 DHT con quella del mio Yarland FV-34C modificato.
Il dato relativo agli Allnic lo ricaveremo dalle misure effettuate dalla rivista Stereophile in questa prova: https://www.stereophile.com/content/all ... -amplifier Eccolo qui sotto...
In pratica -alle misure di Stereophile- gli Allnic A-5000 DHT mostrano un rapporto S/N (Segnale/Rumore) pari a circa 65 dB riferiti ad 1 Watt, vale a dire 75 dB riferiti alla potenza massima, che (come potete leggere nell'ultima riga) è di 10 Watt.
Ora qui sotto osservate i livelli di Rumore di Fondo a banda larghissima (20 MHz) misurati con il mio oscilloscopio ai terminali del mio finalino Yarland FV-34C, quello con i condensatori di alimentazione da 470 microFarad...
Ebbene... il rumore dello Yarland FV-34C (modificato) è di appena 568 microvolt, vale a dire 84 deciBel al di sotto dei 10 Watt (90 dB circa al di sotto della potenza massima). Attenzione: la traccia da considerare è quella in rosso/viola, perché l'altra è quella relativa al finale dei bassi e medi, che è tagliato al di sopra di 2 KHz. Ed il rumore più fastidioso è proprio quello sopra 1-2 KHz...
Ancora una volta il confronto tecnico vede Nessie-2 superare in volata il sistema Blumenhofer + Allnic, nonostante il costo del secondo impianto sia circa QUATTRO VOLTE SUPERIORE...(!!!)
Segue
F.C.
Il dato relativo agli Allnic lo ricaveremo dalle misure effettuate dalla rivista Stereophile in questa prova: https://www.stereophile.com/content/all ... -amplifier Eccolo qui sotto...
In pratica -alle misure di Stereophile- gli Allnic A-5000 DHT mostrano un rapporto S/N (Segnale/Rumore) pari a circa 65 dB riferiti ad 1 Watt, vale a dire 75 dB riferiti alla potenza massima, che (come potete leggere nell'ultima riga) è di 10 Watt.
Ora qui sotto osservate i livelli di Rumore di Fondo a banda larghissima (20 MHz) misurati con il mio oscilloscopio ai terminali del mio finalino Yarland FV-34C, quello con i condensatori di alimentazione da 470 microFarad...
Ebbene... il rumore dello Yarland FV-34C (modificato) è di appena 568 microvolt, vale a dire 84 deciBel al di sotto dei 10 Watt (90 dB circa al di sotto della potenza massima). Attenzione: la traccia da considerare è quella in rosso/viola, perché l'altra è quella relativa al finale dei bassi e medi, che è tagliato al di sopra di 2 KHz. Ed il rumore più fastidioso è proprio quello sopra 1-2 KHz...
Ancora una volta il confronto tecnico vede Nessie-2 superare in volata il sistema Blumenhofer + Allnic, nonostante il costo del secondo impianto sia circa QUATTRO VOLTE SUPERIORE...(!!!)
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Re: Blumenhofer + Allnic Vs, Nessie 2: gli ampli
Purtroppo i finali Allnic A-5000 DHT hanno anche altri "problemini", puntualmente individuati e segnalati nel corso della prova di Stereophile...
( https://www.stereophile.com/content/all ... asurements )
Per esempio l'impedenza dell'ingresso bilanciato è di appena 3200 ohm: un valore che è accettabile solo nel caso si impieghino Pre o DAC a stato solido e con un buono stadio di uscita. Da dimenticare invece l'abbinamento con Pre a valvole, soprattutto quelli della generazione dei Marantz 7 o Mc Intosh C22 (o schemi moderni da questi ispirati)...
Un altro "problemino" è quanto la distorsione aumenta diminuendo l'impedenza di carico e la frequenza considerata: un evidente segno di sottodimensionamento dei Trasformatori d'Uscita... Osservate il grafico qui sotto ed il commento che segue, su Stereophile...
E dopo queste osservazioni, il confronto tra i due mono Allnic ed i due Yarland FV-34B ed FV-34C vede questi ultimi nettamente prevalenti, il primo (FV-34B) per la potenza (45 watt) ed il secondo per la silenziosità... senza dimenticare che l'impedenza d'uscita degli Allnic è abbastanza alta da pregiudicare lo smorzamento dei normali diffusori e la risposta dei loro crossover passivi. Al contrario, il sistema Nessie-2 E' PROGETTATO PER OPERARE CON PILOTAGGIO IN CORRENTE, vale a dire con smorzamento zero da parte dell'ampli. Ci pensano i woofer scelti ad operare senza problemi appunto con il pilotaggio in corrente !
Terrò qui di seguito un post libero per i miei commenti finali, aprendo il thread ai vostri commenti...
Saluti
F.C.
( https://www.stereophile.com/content/all ... asurements )
Per esempio l'impedenza dell'ingresso bilanciato è di appena 3200 ohm: un valore che è accettabile solo nel caso si impieghino Pre o DAC a stato solido e con un buono stadio di uscita. Da dimenticare invece l'abbinamento con Pre a valvole, soprattutto quelli della generazione dei Marantz 7 o Mc Intosh C22 (o schemi moderni da questi ispirati)...
Un altro "problemino" è quanto la distorsione aumenta diminuendo l'impedenza di carico e la frequenza considerata: un evidente segno di sottodimensionamento dei Trasformatori d'Uscita... Osservate il grafico qui sotto ed il commento che segue, su Stereophile...
E dopo queste osservazioni, il confronto tra i due mono Allnic ed i due Yarland FV-34B ed FV-34C vede questi ultimi nettamente prevalenti, il primo (FV-34B) per la potenza (45 watt) ed il secondo per la silenziosità... senza dimenticare che l'impedenza d'uscita degli Allnic è abbastanza alta da pregiudicare lo smorzamento dei normali diffusori e la risposta dei loro crossover passivi. Al contrario, il sistema Nessie-2 E' PROGETTATO PER OPERARE CON PILOTAGGIO IN CORRENTE, vale a dire con smorzamento zero da parte dell'ampli. Ci pensano i woofer scelti ad operare senza problemi appunto con il pilotaggio in corrente !
Terrò qui di seguito un post libero per i miei commenti finali, aprendo il thread ai vostri commenti...
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Re: Impianti a confronto: (1)- Blumenhofer + Allnic
Ora proviamo a riassumere i termini del confronto, ricordando che si tratta di un'analisi tecnica AL SERVIZIO DELL'ASCOLTO, nel senso che -come vedremo- tutte le differenze che sono emerse a livello tecnico hanno un loro preciso riscontro a livello di prestazioni all'ascolto.
Partiamo dalle prestazioni dei due sistemi ai bassissimi livelli d'ascolto:
Ebbene, il sistema Blumenhofer + Allnic è pesantemente svantaggiato per due motivi, incontrovertibili:
1)- I finali Allnic A-5000 hanno raddrizzatori a valvole, che -per la loro delicatezza con i picchi di corrente di ricarica- costringono ad impiegare condensatori di spianamento di valore compreso tra i 10 ed i 40 microFarad. E questo comporta maggiore rumore di alimentazione, puntualmente rilevato alle misure condotte non da me, ma da Stereophile (vedi nei post che precedono). E' pur vero che i diffusori Blumenhofer Genuin FS-3 MK2 sono assai meno efficienti di Nessie-2, per cui è possibile che all'ascolto il rumore possa non essere un problema. Ma di certo il pilotaggio dei woofers sarà senz'altro peggiore, rispetto a quello ottenibile con i poverissimi finali Yarland FV-34 B e C... che hanno alimentazioni con condensatori di valore venti volte maggiore (a parità di induttanza di filtro).
2)- I woofer delle Genuin FS-3 MK2 hanno i magneti in ferrite e non risulta abbiano anelli di rame anti-distorsione nel circuito magnetico. Questo significa che la nonlinearità inevitabilmente connessa all'impiego di normale ferraccio per le espansioni polari (non esiste altro materiale di costo accessibile...) viene riversata direttamente sull'ascolto. Al contrario, i woofer Pro di Nessie-2 hanno magneti in blocco di Neodimio ed anelli di rame, per cui distorcono poco anche a potenze anche 50 volte superiori rispetto a quelle di cui parliamo in questo thread.
Nel prossimo post parleremo delle differenze agli alti livelli d'ascolto...
Segue
F.C.
Partiamo dalle prestazioni dei due sistemi ai bassissimi livelli d'ascolto:
Ebbene, il sistema Blumenhofer + Allnic è pesantemente svantaggiato per due motivi, incontrovertibili:
1)- I finali Allnic A-5000 hanno raddrizzatori a valvole, che -per la loro delicatezza con i picchi di corrente di ricarica- costringono ad impiegare condensatori di spianamento di valore compreso tra i 10 ed i 40 microFarad. E questo comporta maggiore rumore di alimentazione, puntualmente rilevato alle misure condotte non da me, ma da Stereophile (vedi nei post che precedono). E' pur vero che i diffusori Blumenhofer Genuin FS-3 MK2 sono assai meno efficienti di Nessie-2, per cui è possibile che all'ascolto il rumore possa non essere un problema. Ma di certo il pilotaggio dei woofers sarà senz'altro peggiore, rispetto a quello ottenibile con i poverissimi finali Yarland FV-34 B e C... che hanno alimentazioni con condensatori di valore venti volte maggiore (a parità di induttanza di filtro).
2)- I woofer delle Genuin FS-3 MK2 hanno i magneti in ferrite e non risulta abbiano anelli di rame anti-distorsione nel circuito magnetico. Questo significa che la nonlinearità inevitabilmente connessa all'impiego di normale ferraccio per le espansioni polari (non esiste altro materiale di costo accessibile...) viene riversata direttamente sull'ascolto. Al contrario, i woofer Pro di Nessie-2 hanno magneti in blocco di Neodimio ed anelli di rame, per cui distorcono poco anche a potenze anche 50 volte superiori rispetto a quelle di cui parliamo in questo thread.
Nel prossimo post parleremo delle differenze agli alti livelli d'ascolto...
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Re: Impianti a confronto: (1)- Blumenhofer + Allnic
Ora passiamo ad esaminare -a confronto- le prestazioni all'ascolto agli alti livelli dei due impianti: Blumenhofer+Allnic e Nessie-2.
Nei post che precedono abbiamo visto che le differenze di potenzialità dei due sistemi sono nell'ordine dei 15 (quindici !) deciBel... in favore di Nessie-2. E basterebbe questo per chiudere il capitolo, visto che solo un ascoltatore totalmente inesperto o obnubilato potrebbe negare una differenza di dinamica di ben 32 volte...
C'è un aspetto importantissimo: il woofer delle Blumenhofer Genuin FS-3 MK2 opera sia alle basse profonde (40 Hz) che in gamma media, per cui è scontato prevedere la normale ed inevitabile distorsione causata dalla modulazione in ampiezza e frequenza (di cui parlò Paul Klipsch già nei primi anni '70). vedi qui: https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... 773#p84530
Al contrario, nel sistema Nessie-2 la gamma bassa è divisa in due vie, per cui il woofer posto sui satelliti non ha MAI escursione, quale che sia la configurazione dell'impianto. Quindi la gamma media rimane sempre pulita... UNA DIFFERENZA -A DIR POCO- FONDAMENTALE.
La potenza e -soprattutto- la pulizia del suono del Nessie-2 anche a livelli dell'ordine dei 120 dB di Picco Lineare alla posizione d'ascolto (quasi un concerto rock dal vivo, o comunque tre volte oltre il finale dell'Ottava Sinfonia di Mahler) è dunque una caratteristica perfettamente prevista, che l'ascolto non può che confermare. Nei prototipi la gamma alta è affidata ad un secondo finale, che non lavora mai oltre UN watt... con ulteriore aumento della pulizia, anche qualora il finale della gamma bassa saturi, occasionalmente.
Nel prossimo post parleremo di interfacciamento con l'ambiente.
Segue
F.C.
Nei post che precedono abbiamo visto che le differenze di potenzialità dei due sistemi sono nell'ordine dei 15 (quindici !) deciBel... in favore di Nessie-2. E basterebbe questo per chiudere il capitolo, visto che solo un ascoltatore totalmente inesperto o obnubilato potrebbe negare una differenza di dinamica di ben 32 volte...
C'è un aspetto importantissimo: il woofer delle Blumenhofer Genuin FS-3 MK2 opera sia alle basse profonde (40 Hz) che in gamma media, per cui è scontato prevedere la normale ed inevitabile distorsione causata dalla modulazione in ampiezza e frequenza (di cui parlò Paul Klipsch già nei primi anni '70). vedi qui: https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... 773#p84530
Al contrario, nel sistema Nessie-2 la gamma bassa è divisa in due vie, per cui il woofer posto sui satelliti non ha MAI escursione, quale che sia la configurazione dell'impianto. Quindi la gamma media rimane sempre pulita... UNA DIFFERENZA -A DIR POCO- FONDAMENTALE.
La potenza e -soprattutto- la pulizia del suono del Nessie-2 anche a livelli dell'ordine dei 120 dB di Picco Lineare alla posizione d'ascolto (quasi un concerto rock dal vivo, o comunque tre volte oltre il finale dell'Ottava Sinfonia di Mahler) è dunque una caratteristica perfettamente prevista, che l'ascolto non può che confermare. Nei prototipi la gamma alta è affidata ad un secondo finale, che non lavora mai oltre UN watt... con ulteriore aumento della pulizia, anche qualora il finale della gamma bassa saturi, occasionalmente.
Nel prossimo post parleremo di interfacciamento con l'ambiente.
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Re: Impianti a confronto: (1)- Blumenhofer + Allnic
Infine eccoci al punto forse più delicato, vale a dire all'interfacciamento diffusori/ambiente.
Qui gli approcci nei due impianti sono totalmente differenti.
I diffusori Blumenhofer Genuin FS-3 MK2 non si avvalgono minimamente del contributo di alcuna parete riflettente, pavimento compreso: il woofer è infatti alto da terra, per forza di cose, visto che deve essere incrociato con un driver + tromba di discrete dimensioni e quindi con una certa direttività in gamma altissima... il che costringe a collocarli alla stessa altezza dell'ascoltatore. E woofer e tromba non devono distare più di una lunghezza d'onda alla frequenza di incrocio, se non si vuol incorrere in lobi di irradiazione spuri rivolti qui e là...
Quindi le Genuin FS-3 MK2 partono svantaggiate di ben 6 (sei) deciBel in termini di rendimento in gamma bassa, rispetto a diffusori con il woofer a pavimento. E sarebbero sei dB preziosi, se ci pensate...
Non solo, ma le Genuin FS-3 -come ogni altro diffusore "tower" con woofer alto da terra- saranno sensibilissime alle riflessioni causate da pavimento, parete di fondo, pareti laterali (e soffitto)... nel senso che le riflessioni che arriveranno in fase all'ascoltatore causeranno picchi nella risposta, mentre quelle che arrivano in controfase causeranno enormi buchi nella risposta in gamma bassa.
Non a caso il nostro amico che ha le Genuin FS-3 MK2 si è visto alla fine costretto a collocarle quasi in mezzo all'ambiente, il più vicine possibile al punti di ascolto, con i problemi di ingombro e di cablaggio che vi lascio immaginare...
Diametralmente all'opposto, il sistema Nessie-2 impiega, per la gamma bassa, due piccoli Sub (45 x 45 x 33 cm.) che possono essere facilmente ed incospicuamente mascherati da base del solito tavolinetto presente in gran parte dei salotti: basterà appoggiarvi sopra una lastra di marmo o di vetro nero, per farli sparire alla vista. I due satelliti si potranno collocare vicini o lontani, con minime differenze, ed anche appesi al muro, visto che sono profondi solo una decina di centimetri. In tutti e due i casi abbiamo ottenuto sei deciBel in più di sensibilità, anzi...
Se infatti i due piccoli Sub sono assai più vicini delle lunghezze d'onda più basse che emettono... beh... ci sono le premesse per incrementare di altri tre deciBel la loro sensibilità, per mutua impedenza...
Il vantaggio schiacciante di Nessie-2 è però nascosto, ovvero poco intuibile. Avvicinando infatti i due Sub al punto di ascolto, si incrementa il rapporto tra il livello diretto all'ascoltatore ed il livello inviato alle pareti, che sono tutte più lontane e che -anche riflettendo- vedono aggiunto un ulteriore percorso in aria, con relativa prevista attenuazione (*). Quindi le riflessioni, per quanto presenti, non possono fare alcun danno alla linearità della curva di risposta, perché bastano sei dB in meno per far sì che picchi e cancellazioni non siano più profonde di UN deciBel... (cioè inavvertibili).
Anche le risonanze dell'ambiente verranno in questo modo private di energia, quanto basta a farle letteralmente scomparire all'ascolto (il risultato è infatti un basso fulminante e nitidissimo) Cosa volete di più...???
Ne volete conferma...? Ebbene, guardate il decadimento qui sotto, misurato con i due Sub di Nessie-2 pilotati in contemporanea...
Ora vediamo cosa ne pensate... ----- ----- ----- -----
Saluti
F.C.
(*): Vi ricordo la conferenza del Prof. Farina al Top Audio 2001, in cui dimostrava che nei piccoli ambienti non esiste un vero e proprio campo riverberato, ma solo una sequenza di singole riflessioni...
Qui gli approcci nei due impianti sono totalmente differenti.
I diffusori Blumenhofer Genuin FS-3 MK2 non si avvalgono minimamente del contributo di alcuna parete riflettente, pavimento compreso: il woofer è infatti alto da terra, per forza di cose, visto che deve essere incrociato con un driver + tromba di discrete dimensioni e quindi con una certa direttività in gamma altissima... il che costringe a collocarli alla stessa altezza dell'ascoltatore. E woofer e tromba non devono distare più di una lunghezza d'onda alla frequenza di incrocio, se non si vuol incorrere in lobi di irradiazione spuri rivolti qui e là...
Quindi le Genuin FS-3 MK2 partono svantaggiate di ben 6 (sei) deciBel in termini di rendimento in gamma bassa, rispetto a diffusori con il woofer a pavimento. E sarebbero sei dB preziosi, se ci pensate...
Non solo, ma le Genuin FS-3 -come ogni altro diffusore "tower" con woofer alto da terra- saranno sensibilissime alle riflessioni causate da pavimento, parete di fondo, pareti laterali (e soffitto)... nel senso che le riflessioni che arriveranno in fase all'ascoltatore causeranno picchi nella risposta, mentre quelle che arrivano in controfase causeranno enormi buchi nella risposta in gamma bassa.
Non a caso il nostro amico che ha le Genuin FS-3 MK2 si è visto alla fine costretto a collocarle quasi in mezzo all'ambiente, il più vicine possibile al punti di ascolto, con i problemi di ingombro e di cablaggio che vi lascio immaginare...
Diametralmente all'opposto, il sistema Nessie-2 impiega, per la gamma bassa, due piccoli Sub (45 x 45 x 33 cm.) che possono essere facilmente ed incospicuamente mascherati da base del solito tavolinetto presente in gran parte dei salotti: basterà appoggiarvi sopra una lastra di marmo o di vetro nero, per farli sparire alla vista. I due satelliti si potranno collocare vicini o lontani, con minime differenze, ed anche appesi al muro, visto che sono profondi solo una decina di centimetri. In tutti e due i casi abbiamo ottenuto sei deciBel in più di sensibilità, anzi...
Se infatti i due piccoli Sub sono assai più vicini delle lunghezze d'onda più basse che emettono... beh... ci sono le premesse per incrementare di altri tre deciBel la loro sensibilità, per mutua impedenza...
Il vantaggio schiacciante di Nessie-2 è però nascosto, ovvero poco intuibile. Avvicinando infatti i due Sub al punto di ascolto, si incrementa il rapporto tra il livello diretto all'ascoltatore ed il livello inviato alle pareti, che sono tutte più lontane e che -anche riflettendo- vedono aggiunto un ulteriore percorso in aria, con relativa prevista attenuazione (*). Quindi le riflessioni, per quanto presenti, non possono fare alcun danno alla linearità della curva di risposta, perché bastano sei dB in meno per far sì che picchi e cancellazioni non siano più profonde di UN deciBel... (cioè inavvertibili).
Anche le risonanze dell'ambiente verranno in questo modo private di energia, quanto basta a farle letteralmente scomparire all'ascolto (il risultato è infatti un basso fulminante e nitidissimo) Cosa volete di più...???
Ne volete conferma...? Ebbene, guardate il decadimento qui sotto, misurato con i due Sub di Nessie-2 pilotati in contemporanea...
Ora vediamo cosa ne pensate... ----- ----- ----- -----
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(*): Vi ricordo la conferenza del Prof. Farina al Top Audio 2001, in cui dimostrava che nei piccoli ambienti non esiste un vero e proprio campo riverberato, ma solo una sequenza di singole riflessioni...
Re: Impianti a confronto: (1)- Blumenhofer + Allnic
Ciao Fabrizio, ciao proprietario dell'impianto di confronto, i miei ringraziamenti a entrambi.
Ma particolarmente all'appassionato che ha accettato il confronto. Ormai chiunque abbia un impianto costoso sembra pensare che il prezzo comprenda anche il diritto a essere solo elogiato!
Sul confronto non ho molto da dire. Il punto è che da tempo il mercato è bloccato su un'idea dei diffusori vecchia. Per essere apprezzati senza sforzo o peggio rischiare di spiazzare le convinzioni dei potenziali acquirenti, devono avere strutture solite e riconoscibili. Ma così ci si porta dietro all'infinito gli stessi problemi strutturali, magari cercando di nasconderlo grazie al miglioramento tecnologico degli altoparlanti e dei mezzi a disposizione per progettare e mettere a punto il cross-over.
Quindi il confronto è tra un sistema pensato per suonare in una stanza Vs uno pensato per uno spazio astratto, visto che non nasce certamente per suonare né in giardino né in una camera anecoica.
Per me è deciso in partenza, ancora prima della doverosa analisi sui livelli riproducibile, efficienza ecc.!
Luca
Ma particolarmente all'appassionato che ha accettato il confronto. Ormai chiunque abbia un impianto costoso sembra pensare che il prezzo comprenda anche il diritto a essere solo elogiato!
Sul confronto non ho molto da dire. Il punto è che da tempo il mercato è bloccato su un'idea dei diffusori vecchia. Per essere apprezzati senza sforzo o peggio rischiare di spiazzare le convinzioni dei potenziali acquirenti, devono avere strutture solite e riconoscibili. Ma così ci si porta dietro all'infinito gli stessi problemi strutturali, magari cercando di nasconderlo grazie al miglioramento tecnologico degli altoparlanti e dei mezzi a disposizione per progettare e mettere a punto il cross-over.
Quindi il confronto è tra un sistema pensato per suonare in una stanza Vs uno pensato per uno spazio astratto, visto che non nasce certamente per suonare né in giardino né in una camera anecoica.
Per me è deciso in partenza, ancora prima della doverosa analisi sui livelli riproducibile, efficienza ecc.!
Luca
Re: Impianti a confronto: (1)- Blumenhofer + Allnic
Un'osservazione strettamente personale sui diffusori Blumenhofer in questione.
OK avere un listino che rispecchia il livello di prestazioni offerto. Ma parliamo di 10 o 16 euro, non esiste che ci sia il minimo risparmio sugli altoparlanti. Intendo altoparlanti valutati sul metro della produzione industriale di pregio. Se uno vuole l'altoparlante con membrana in papiro antico assemblato quando venere è in quadratura con Marte il discorso cambia, ma non interessa.
Quindi se la scelta della ferrite è economica non è ammissibile a questo livello di costo.
Sorprendente la mancanza di precauzioni per ridurre la distorsione in gamma media. Parliamo del principale difetto di un diffusore che miri ad essere completo limitandosi a due sole vie!
Pensare che il costo del diffusore sia determinato principalmente dagli altoparlanti è un errore da aspirante autocostruttore. Che di solito va incontro ad amare sorprese.
Un altoparlante più sofisticato sarebbe d'obbligo, senza sensibili aumenti di prezzo del diffusore.
Luca
OK avere un listino che rispecchia il livello di prestazioni offerto. Ma parliamo di 10 o 16 euro, non esiste che ci sia il minimo risparmio sugli altoparlanti. Intendo altoparlanti valutati sul metro della produzione industriale di pregio. Se uno vuole l'altoparlante con membrana in papiro antico assemblato quando venere è in quadratura con Marte il discorso cambia, ma non interessa.
Quindi se la scelta della ferrite è economica non è ammissibile a questo livello di costo.
Sorprendente la mancanza di precauzioni per ridurre la distorsione in gamma media. Parliamo del principale difetto di un diffusore che miri ad essere completo limitandosi a due sole vie!
Pensare che il costo del diffusore sia determinato principalmente dagli altoparlanti è un errore da aspirante autocostruttore. Che di solito va incontro ad amare sorprese.
Un altoparlante più sofisticato sarebbe d'obbligo, senza sensibili aumenti di prezzo del diffusore.
Luca
Re: Impianti a confronto: (1)- Blumenhofer + Allnic
In fatto di discrepanza tra prezzo e mezzi tecnici messi in opera, i finali con le 300b sono un caso notevole.
Comprensibili solo considerando - anche questa volta- le fisime del mercato piuttosto che gli aspetti tecnologici.
Qui abbiamo alcuni feticci molto ben vendibili: i trodi a riscaldamento diretto; tra questi la scelta di uno dei tubi più idolatrati, la mitica 300b; l'alimentatore con il raddrizzamento a valvola.
Tutte belle cose, che però necessitano di una progettazione sofisticata per essere sfruttate. Purtroppo si riesce a farle stare insieme anche con un livello progettuale modesto, se non addirittura scopiazzando.
Spero ben che simili ampli siano studiati con cura, ma a questo prezzo qualunque discorso sulla sufficienza dei condensatori di alimentazione non dovrebbe essere possibile. Semplicemente l'alimentatore dovrebbe essere con ingresso induttivo. Non è ammissibile altro!
Questo ovviamente complica la vita al progettista da più punti di vista. Ma qui si punta alle massime prestazioni e si chiede una cifra conseguente. Quindi sono d'obbligo le tecniche più sofisticate e meglio suonanti.
Luca
Comprensibili solo considerando - anche questa volta- le fisime del mercato piuttosto che gli aspetti tecnologici.
Qui abbiamo alcuni feticci molto ben vendibili: i trodi a riscaldamento diretto; tra questi la scelta di uno dei tubi più idolatrati, la mitica 300b; l'alimentatore con il raddrizzamento a valvola.
Tutte belle cose, che però necessitano di una progettazione sofisticata per essere sfruttate. Purtroppo si riesce a farle stare insieme anche con un livello progettuale modesto, se non addirittura scopiazzando.
Spero ben che simili ampli siano studiati con cura, ma a questo prezzo qualunque discorso sulla sufficienza dei condensatori di alimentazione non dovrebbe essere possibile. Semplicemente l'alimentatore dovrebbe essere con ingresso induttivo. Non è ammissibile altro!
Questo ovviamente complica la vita al progettista da più punti di vista. Ma qui si punta alle massime prestazioni e si chiede una cifra conseguente. Quindi sono d'obbligo le tecniche più sofisticate e meglio suonanti.
Luca
Re: Impianti a confronto: (1)- Blumenhofer + Allnic
D'accordissimo con Lucaesse che un alimentatore ad ingresso induttivo ci sarebbe stato più che bene sull' Allnic. Tutte quelle spurie a multipli della frequenza di rete sarebbero sparite, e con esse l' hum che John Atkinson rileva. Però il nostro John dice una cosa che mi lascia perplesso : il ronzio è dovuto all' accoppiamento magnetico tra i trasformatori di alimentazione e di uscita. Io avrei dato la colpa al ripple, ma se ha ragione lui anche un' alimentazione induttiva non annullerebbe il ronzio.
Se il prezzo fosse stato a livelli umani, avrei potuto suggerire di sostituire la raddrizzatrice con due diodi solidi e sfruttare la tensione più alta così ottenuta per entrare in un filtro induttivo. Ma visto quello che costa forse non è una buona idea...
Invece mi stanno decisamente antipatiche le valvole preamplificatrici. Passi la 300B, che ancora si vende nelle gioiellerie, ma la HL2 c'è solo uno che la vende su e-bay. L'altra, la STC3A110A, addirittura se ne parla in un solo sito in tutto il web ! E quando si esauriranno dove le troverò ? E il costruttore stesso quante ne avrà a disposizione ? Sì, lo so che essendo valvole di segnale dureranno molti anni, ma rimango preoccupato lo stesso. E se si guastano ? E se un meteorite colpisce proprio la mia sala di ascolto? ( per la legge di Murphy non è un'ipotesi tanto remota) Ma non c'erano altre due DHT un po' più conosciute in commercio ?
A presto per altri vaneggiamenti
Se il prezzo fosse stato a livelli umani, avrei potuto suggerire di sostituire la raddrizzatrice con due diodi solidi e sfruttare la tensione più alta così ottenuta per entrare in un filtro induttivo. Ma visto quello che costa forse non è una buona idea...
Invece mi stanno decisamente antipatiche le valvole preamplificatrici. Passi la 300B, che ancora si vende nelle gioiellerie, ma la HL2 c'è solo uno che la vende su e-bay. L'altra, la STC3A110A, addirittura se ne parla in un solo sito in tutto il web ! E quando si esauriranno dove le troverò ? E il costruttore stesso quante ne avrà a disposizione ? Sì, lo so che essendo valvole di segnale dureranno molti anni, ma rimango preoccupato lo stesso. E se si guastano ? E se un meteorite colpisce proprio la mia sala di ascolto? ( per la legge di Murphy non è un'ipotesi tanto remota) Ma non c'erano altre due DHT un po' più conosciute in commercio ?
A presto per altri vaneggiamenti
Ultima modifica di gigigi il martedì 1 ottobre 2024, 22:20, modificato 2 volte in totale.