Hiroyasu Kondo descrive le sottili sfumature del suono...
Moderatore: F.Calabrese
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Re: Hiroyasu Kondo descrive le sottili sfumature del suono...
Ciao a tutti.
Una cosa la condivido in maniera totale,PERCHÉ FAR CLIPPARE L'AMPLIFICATORE? prima che i miei finali cominciano a spernacchiare, il volume è talmente elevato che "NON I MIEI VICINI",ma l'intero isolato scenda in piazza con i forconi.
Poi spendere una follia per sentire il tintinnio di una campanella che vibra in maniera celestiale !!!! Ma chi se ne frega....mi " accontenterei " dell'impianto il più piccolo che mette a disposizione Fabrizio....e magari si sente pure la campanella che vibra in maniera celestiale nella mia modesta casa di proletario (FELICE)
Buona musica e abbasso il tintinnio delle campanella.
Francesco
Una cosa la condivido in maniera totale,PERCHÉ FAR CLIPPARE L'AMPLIFICATORE? prima che i miei finali cominciano a spernacchiare, il volume è talmente elevato che "NON I MIEI VICINI",ma l'intero isolato scenda in piazza con i forconi.
Poi spendere una follia per sentire il tintinnio di una campanella che vibra in maniera celestiale !!!! Ma chi se ne frega....mi " accontenterei " dell'impianto il più piccolo che mette a disposizione Fabrizio....e magari si sente pure la campanella che vibra in maniera celestiale nella mia modesta casa di proletario (FELICE)
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Re: Hiroyasu Kondo descrive le sottili sfumature del suono...
SCUSA FABRIZIO DEL "MI ACCONTENTEREI" DEL TUO IMPIANTO PIÙ PICCOLO... SO PERFETTAMENTE CHE IL TUO PICCOLINO VALE TANTI MEGA IMPIANTI DA RICCONI SBORONI CHE ESIBISCONO I MUSCOLI E NON LA QUALITÀ...
Nb) non invidio nessuno è ogniuno spende i suoi soldi come vuole.
Ciao Francesco
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Re: Hiroyasu Kondo descrive le sottili sfumature del suono...
Rileggi bene queste tue parole e pensa al fatto che quel che tu descrivi è semplicemente impossibile. Fisicamente impossibile.Francescovadala ha scritto: ↑giovedì 5 dicembre 2024, 13:41Ciao a tutti.
Una cosa la condivido in maniera totale,PERCHÉ FAR CLIPPARE L'AMPLIFICATORE? prima che i miei finali cominciano a spernacchiare, il volume è talmente elevato che "NON I MIEI VICINI",ma l'intero isolato scenda in piazza con i forconi...
A questo punto i casi sono due: o il tuo impianto a questi volumi distorce così tanto da darti l'impressione di "suonare fortissimo"... (*)
Oppure semplicemente non ti accorgi della distorsione, magari perché il clipping avviene su picchi brevi e l'ampli recupera velocemente.
Per esperienza, so bene quanto sia difficile riconoscere un clipping parziale. Ricorderò sempre quell'appassionato che mi chiese il perché il suo integrato Accuphase "suonasse strano" quando le lancette dei Vu-meters erano letteralmente incollate a fondo scala... (per lui l'impianto suonava ancora, ma "strano" !!!)
Saluti
F.C.
(*): Una maggiore presenza di armoniche è infatti del tutto tipica del suono di tutti gli strumenti acustici, quando sono suonati in "fortissimo".
Re: Hiroyasu Kondo descrive le sottili sfumature del suono...
Il principale antagonista di Kondo su ampli a triodi,e' Kyoaki Imai,una piccola azienda,AudioTekne, con Imai che progetta e costruisce,il figlio lo aiuta e la moglie si occupa delle saldature e nella costruzione dei cavi.
Ha sempre prodotto ampli push pull,ritenendo al contrario di kondo il push pull superiore al SE.
Inoltre mentre Kondo nei prodotti di punta usa l' argento sia nei trasformatori che nei cablaggi e condensatori,Imai preferisce usare il rame e adotta nuclei in superpermalloy nei suoi ampli di punta e permalloy negli altri e fa molto uso di carbon block,una grafite piu' porosa per ridurre le vibrazioni.
Ho avuto impianto Audiotekne dal 1994 al 2012/13,provato e avuto tutti i prodotti che costruisce.
E' stato tante volte a casa mia a partire dal 1994 e gli avevo trovato un distributore per Europa e mi e' sempre molto riconoscente da gentelman giapponese e non solo affarista come i produttori europei ed americani.
Il suo suono un pelo meno trasparente e veloce di Kondo ma un pelo piu' musicale e naturale.
Domani posto qualche foto dell' impianto avuto e dei suoi prodotti,anche internamente.
Altre esperienze con Giapponesi,Be Yamamura il piu' perfezionista,mi aveva fatto un pre e finale push pull di 845 8 telai dal peso di 300 kg pieno di trasformatori in superpermalloy su pre e finali.
Il piu' pazzo Sakuma,conosciuto e frequentato qualche giorno quando era venuto a Milano,costruiva solo per se e per qualche amico e raramente vendeva qualcosa,circuiti strani con valvole stranissime ed enormi,usando connettori da 30 cent e cavi tassativi piattina rosso e nera,ma tutti i suoi pre,phono e finali erano esclusivamente mono ed usava un solo diffusore,Altec.
Paragonati i suoi finali,2 mono con la 845 che un amico ha a confronto con il Kondo Souga,parallel SE con trasf in Argneto e 2A3,Sakuma piu' dinamico e potento,ma meno raffinato e naturale
Ditte buone ma piu' "normali" che ho avuto ma sempre di ottima qualita,pre,phono e finali Uesugi,Shindo Lab pre mono 2 Telai Petrus e finali mono 300BLimited con 300B WE,Finali Mactone mono M8V otl da 100 watt ed un pre Hal Amp design nel 1978.
Ottimi ampli ma niente a che vedere con Yamamura,Kondo e Audiotekne di un livello nettamente superiore.
Ha sempre prodotto ampli push pull,ritenendo al contrario di kondo il push pull superiore al SE.
Inoltre mentre Kondo nei prodotti di punta usa l' argento sia nei trasformatori che nei cablaggi e condensatori,Imai preferisce usare il rame e adotta nuclei in superpermalloy nei suoi ampli di punta e permalloy negli altri e fa molto uso di carbon block,una grafite piu' porosa per ridurre le vibrazioni.
Ho avuto impianto Audiotekne dal 1994 al 2012/13,provato e avuto tutti i prodotti che costruisce.
E' stato tante volte a casa mia a partire dal 1994 e gli avevo trovato un distributore per Europa e mi e' sempre molto riconoscente da gentelman giapponese e non solo affarista come i produttori europei ed americani.
Il suo suono un pelo meno trasparente e veloce di Kondo ma un pelo piu' musicale e naturale.
Domani posto qualche foto dell' impianto avuto e dei suoi prodotti,anche internamente.
Altre esperienze con Giapponesi,Be Yamamura il piu' perfezionista,mi aveva fatto un pre e finale push pull di 845 8 telai dal peso di 300 kg pieno di trasformatori in superpermalloy su pre e finali.
Il piu' pazzo Sakuma,conosciuto e frequentato qualche giorno quando era venuto a Milano,costruiva solo per se e per qualche amico e raramente vendeva qualcosa,circuiti strani con valvole stranissime ed enormi,usando connettori da 30 cent e cavi tassativi piattina rosso e nera,ma tutti i suoi pre,phono e finali erano esclusivamente mono ed usava un solo diffusore,Altec.
Paragonati i suoi finali,2 mono con la 845 che un amico ha a confronto con il Kondo Souga,parallel SE con trasf in Argneto e 2A3,Sakuma piu' dinamico e potento,ma meno raffinato e naturale
Ditte buone ma piu' "normali" che ho avuto ma sempre di ottima qualita,pre,phono e finali Uesugi,Shindo Lab pre mono 2 Telai Petrus e finali mono 300BLimited con 300B WE,Finali Mactone mono M8V otl da 100 watt ed un pre Hal Amp design nel 1978.
Ottimi ampli ma niente a che vedere con Yamamura,Kondo e Audiotekne di un livello nettamente superiore.
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Re: Hiroyasu Kondo descrive le sottili sfumature del suono...
Mi azzardo a proporre a Sanimai ed a tutti voi un piccolo ragionamento...
Provate ad immaginare un ipotetico trasformatore d'uscita "perfetto".
I suoi due avvolgimenti-primario e secondario- potrebbero essere avvolti su un nucleo di materiale ad alta permeabilità, ma anche (perché no...?) in aria libera. Ovviamente il trasformatore avvolto in aria sarebbe più pesante e costoso, ma costerebbe pur sempre meno di quel T.U. avvolti con cavi d'argento... E poi il trasformatore in aria richiederebbe avvolgimenti frazionati ed intercalati, come d'altra parte si usa anche nei T.U. avvolti su nucleo.
Ora però pensateci: quale che sia il materiale impiegato per il nucleo, questo avrà un limite superiore di flusso, oltre il quale distorcerà: un limite che per il Permalloy è piuttosto basso (diciamo un terzo rispetto ai normali lamierini al silicio). Non solo, ma qualsiasi lamierino, anche in Permalloy, ha un limite minimo, al di sotto del quale la sua permeabilità crolla. Menno Van der Veen ha tenuto una interessantissima conferenza sull'argomento, alla Convention Europea AES del 2004, se ricordo bene...
Quindi TUTTI i lamierini per trasformatore, inclusi i nuclei a "C", hanno seri problemi, sia ai bassissimi che agli alti livelli.
Di converso, i T.U. avvolti in aria non avrebbero assolutamente questi problemi...
Vi sto dicendo che un progettista che avesse mirato al massimo risultato -al di là di qualsiasi limitazione di costo- avrebbe sicuramente preferito un avvolgimento in aria.
Invece, un simpatico autocostruttore avrebbe sicuramente adottato il "famolo strano" di verdoniana memoria. (magari scegliendo valvole strambe, vetuste ed introvabili... o l'argento per gli avvolgimenti, che "migliorerebbero" del due per cento un parametro pressoché ininfluente all'ascolto).
Lascio a voi trarre le conclusioni al ragionamento... --- --- ---
Saluti
F.C.
P.S.: Quello qui sopra è un ragionamento semplice, per renderlo facilmente comprensibile. Qualora però volessimo scendere in dettaglio, scopriremmo che la scelta di materiali ad elevatissima permeabilità (come il Permalloy ed il Super-permalloy) comporterebbe altri e meno risolvibili problemi progettuali. Se volete ne parliamo, ma la morale l'avete già compresa, immagino.
Provate ad immaginare un ipotetico trasformatore d'uscita "perfetto".
I suoi due avvolgimenti-primario e secondario- potrebbero essere avvolti su un nucleo di materiale ad alta permeabilità, ma anche (perché no...?) in aria libera. Ovviamente il trasformatore avvolto in aria sarebbe più pesante e costoso, ma costerebbe pur sempre meno di quel T.U. avvolti con cavi d'argento... E poi il trasformatore in aria richiederebbe avvolgimenti frazionati ed intercalati, come d'altra parte si usa anche nei T.U. avvolti su nucleo.
Ora però pensateci: quale che sia il materiale impiegato per il nucleo, questo avrà un limite superiore di flusso, oltre il quale distorcerà: un limite che per il Permalloy è piuttosto basso (diciamo un terzo rispetto ai normali lamierini al silicio). Non solo, ma qualsiasi lamierino, anche in Permalloy, ha un limite minimo, al di sotto del quale la sua permeabilità crolla. Menno Van der Veen ha tenuto una interessantissima conferenza sull'argomento, alla Convention Europea AES del 2004, se ricordo bene...
Quindi TUTTI i lamierini per trasformatore, inclusi i nuclei a "C", hanno seri problemi, sia ai bassissimi che agli alti livelli.
Di converso, i T.U. avvolti in aria non avrebbero assolutamente questi problemi...
Vi sto dicendo che un progettista che avesse mirato al massimo risultato -al di là di qualsiasi limitazione di costo- avrebbe sicuramente preferito un avvolgimento in aria.
Invece, un simpatico autocostruttore avrebbe sicuramente adottato il "famolo strano" di verdoniana memoria. (magari scegliendo valvole strambe, vetuste ed introvabili... o l'argento per gli avvolgimenti, che "migliorerebbero" del due per cento un parametro pressoché ininfluente all'ascolto).
Lascio a voi trarre le conclusioni al ragionamento... --- --- ---
Saluti
F.C.
P.S.: Quello qui sopra è un ragionamento semplice, per renderlo facilmente comprensibile. Qualora però volessimo scendere in dettaglio, scopriremmo che la scelta di materiali ad elevatissima permeabilità (come il Permalloy ed il Super-permalloy) comporterebbe altri e meno risolvibili problemi progettuali. Se volete ne parliamo, ma la morale l'avete già compresa, immagino.
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Re: Hiroyasu Kondo descrive le sottili sfumature del suono...
Non ho difficoltà a credere nell'onestà e nella buona fede dell'artigiano giapponese che lavora a mano, con cura certosina, i suoi prodotti.
Sicuramente lui crede in quello che fa e ci credono pure i suoi affezionati e selezionati clienti.
Come già ho scritto, è una questione di fede, che nulla ha a che vedere con la fisica e con la scienza in genere.
Sicuramente lui crede in quello che fa e ci credono pure i suoi affezionati e selezionati clienti.
Come già ho scritto, è una questione di fede, che nulla ha a che vedere con la fisica e con la scienza in genere.
Leonardo
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Re: Hiroyasu Kondo descrive le sottili sfumature del suono...
Se la riproduzione musicale va da zero a venti watt medi di picco e la musica è alta, come può andare in clipping un finale da 300 x 2 su 4ohm?????A questo punto i casi sono due: o il tuo impianto a questi volumi distorce così tanto da darti l'impressione di "suonare fortissimo"... (*)
Oppure semplicemente non ti accorgi della distorsione, magari perché il clipping avviene su picchi brevi e l'ampli recupera velocemente.
I led delle prime avvisaglie di clip, se ne stanno buone e spente. La musica Bob Marley (dinamica pazzesca) esce bella pulita con un ottimo basso e il resto pure...le sibilanti non ci sono....il tutto da grandi soddisfazioni. Ho capito che stai pensando ( contento te!!!) , ok forse mi manca una cultura approfondita della questione...ma di una cosa sono "quasi " sicuro ,nessun clipping.
Nb: questa questione VALE per ogni stato solido? E che differenza c'è tra un 20 w e un 200 di pari categoria? Tutti vanno in crisi anche se uno ha dieci volte la Potenza dell' altro? Naturalmente con protezioni decenti.
Francesco
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Re: Hiroyasu Kondo descrive le sottili sfumature del suono...
Proviamo insieme a fare due conti: partendo da un normale diffusore da 90 dB/2,83V/1m.Francescovadala ha scritto: ↑sabato 7 dicembre 2024, 13:48Se la riproduzione musicale va da zero a venti watt medi di picco e la musica è alta, come può andare in clipping un finale da 300 x 2 su 4ohm?????
I led delle prime avvisaglie di clip, se ne stanno buone e spente. La musica Bob Marley (dinamica pazzesca) esce bella pulita con un ottimo basso e il resto pure...le sibilanti non ci sono....il tutto da grandi soddisfazioni. Ho capito che stai pensando ( contento te!!!) , ok forse mi manca una cultura approfondita della questione...ma di una cosa sono "quasi " sicuro ,nessun clipping. (1)
Nb: questa questione VALE per ogni stato solido? E che differenza c'è tra un 20 w e un 200 di pari categoria? Tutti vanno in crisi anche se uno ha dieci volte la Potenza dell' altro? (2) Naturalmente con protezioni decenti.
Un livello d'ascolto medio è pari ad 85 dB Leq., che a due metri si ottiene con 85 + 6 - 90 = 1 dB di potenza, riferito ad UN Watt, cioé con 1 W sui due diffusori. I 6 dB sono per la distanza di due metri tra diffusori ed ascoltatore: oltre due metri l'ambiente ci mette del suo ed i calcoli si complicano.
Ora però riflettiamo... Quanti sono 85 dB all'ascolto...? Pochi... pochissimi... come si vede dal tracciato fonometrico della Canzone di Marinella, ascoltata con due B&W 800D ed ampli Accuphase/Mark Levinson a confronto. Attenzione: la curva in basso è in dB"A", vale a dire con una ponderazione (la "A") che attenua le basse sotto 500 Hz, togliendo fino a 30 dB a 50 Hz... Però la curva in alto, in verde, mostra picchi di almeno 20 dB più elevati, RISPETTO AD UN LIVELLO MEDIO MODERATO.
Ora rileggiamo i tuoi commenti, in cui parli di "vicini terrorizzati" e di livelli d'ascolto emozionanti... --- ---
A questi livelli DEVONO corrispondere pressioni medie dell'ordine di 95-100 dB"A"... come ben si vede nel grafico qui sotto... dove si vedono anche livelli di picco di oltre 125 deciBel (a tre metri...).
Volendo essere benevoli, calcoliamo 126 dB a DUE metri (e non a tre metri), per cui occorreranno: 126 + 6 - 90 = 42 dB di potenza, rispetto ad UN Watt, vale a dire CIRCA SEDICIMILA WATT DI PICCO, OTTOMILA PER DIFFUSORE. Il dato va scalato in funzione dell'efficienza dei diffusori, ma di diffusori commerciali con più di 95-95 dB/1W/1m se ne contano su una o due mani al massimo, se consideriamo solo i dati seri...
(1)- Al tuo commento iniziale, nel quale parli di segnalatori di clipping che non si accendono mai, possiamo rispondere con serenità che i livelli di ascolto che tu definisci "alti" in realtà non lo sono affatto. E' quindi più che verosimile l'ipotesi che sia la distorsione prodotta dai diffusori (che molti appassionati attribuiscono alla "saturazione dell'ambiente") a darti quella sensazione di ascoltare così forte...
(2)- Ciò di cui parliamo accade con TUTTI gli ampli, sia valvolari che a stato solido, con le normali differenze causate dalla diversa potenza e dal diverso modo di saturare. Negli ampli SS giocano anche un ruolo non da poco le protezioni di corrente, che possono limitare i picchi (DISTORCENDOLI) anche prima che possano entrare in funzione i led che segnalano il raggiungimento in uscita della massima tensione erogabile (pochissimo meno di quella di alimentazione).
Piccola gentilezza: ci ricordi con quali diffusori ascolti...???
Grazie
F.C.
Re: Hiroyasu Kondo descrive le sottili sfumature del suono...
Nel forum tuo „ amico“ e‘ stato scritto che con un ampli da 5 watt e diffusori da 100 db efficienza va in saturazione l’ambiente che sciocchezza parliamo di 100 db o poco più… nella mia tavernetta e’ possibile sentire ad oltre 125 db … abituati ad impianti che distorcono quando si alza un po’ il volume si pensa che il volume sia altissimo. chiaramente sono volumi estremi che si sperimentano saltuariamente ma 115 db per un picco orchestrale ci vogliono tutti ( non ponderato A)
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Re: Hiroyasu Kondo descrive le sottili sfumature del suono...
Esatto...!tola ha scritto: ↑sabato 7 dicembre 2024, 15:38Nel forum tuo „ amico“ e‘ stato scritto che con un ampli da 5 watt e diffusori da 100 db efficienza va in saturazione l’ambiente che sciocchezza parliamo di 100 db o poco più… nella mia tavernetta e’ possibile sentire ad oltre 125 db … abituati ad impianti che distorcono quando si alza un po’ il volume si pensa che il volume sia altissimo. chiaramente sono volumi estremi che si sperimentano saltuariamente ma 115 db per un picco orchestrale ci vogliono tutti ( non ponderato A)
Per brani meno complessi è possibile riscontrare livelli di Picco Lineare (cioé non ponderato) leggermente minori, ma un certo margine prima che l'impianto distorca è comunque indispensabile.
Il punto di misura era in entrambi i casi a 14 metri dal podio del Direttore.
Saluti
F.C.