Nessie II: un impianto per sostituirli tutti

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F.Calabrese
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Re: Commenti a: Un impianto per sostituirli tutti

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 19 settembre 2024, 10:15

Francesco_p ha scritto:
giovedì 19 settembre 2024, 8:05
Ciao Fabrizio, nel post della descrizione tecnica di Nessie 2 sul discorso immagine stereo e lobi di irradiazione spuri, appunto nella spiegazione della schiacciante superiorità dell'accoppiata driver + mini tromba di seconda generazione (e non poteva essere altrimenti!) mi ha incuriosito molto un aspetto: dal grafico della risposta in frequenza pubblicato il driver sembra tagliare tra i 3 e i 4 KHz,...
NO... il driver taglia ad 1 KHz.

Forse hai fatto confusione con la simulazione del tweeter a cupola Esotar, che in effetti fatica prima di 3 KHz.

Ti ri-posto la simulazione della risposta del driver + tromba, qui sotto...

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Saluti
F.C.

Francesco_p
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Re: Commenti a: Un impianto per sostituirli tutti

Messaggio da Francesco_p » giovedì 19 settembre 2024, 10:46

Ah ok! Ora è più chiaro, avevo mal interpretato l'immagine della curva di risposta del driver allora ;)

oblomov
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Re: Commenti a: Un impianto per sostituirli tutti

Messaggio da oblomov » venerdì 20 settembre 2024, 21:22

...no comment...estasi... :o

F.Calabrese
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La configurazione finale di Nessie-2

Messaggio da F.Calabrese » domenica 22 settembre 2024, 12:50

Ora esaminiamo insieme cosa accade quando aumentiamo la potenza di pilotaggio di Nessie-2 affidando al valvolare da 45 Watt il solo woofer dei satelliti, mentre i due Sub "a tavolinetto" vengono ora pilotati da due finali Thomann E-800 a ponte (più un terzo finale che pilota il Sub collocato in angolo).

La potenza disponibile ora è aumentata moltissimo, ma la vera differenza la fa il taglio più alto del satellite, che fa lavorare talmente più a suo agio il finale valvolare, che ora non satura più nemmeno a +2 dB, cui corrisponde un livello di Picco Lineare pari alla bellezza di 127 dB ed oltre.

127 dB di Picco sono sufficienti per ascoltare a livelli Live anche i brani più violenti di musica moderna: per capirci sono 3 dB in più rispetto al Livello di Picco Lineare che personalmente misurai al mixer dei Pink Floyd in occasione del concerto allo Stadio Flaminio...

Quel che è anche interessante è che a questo incredibile livello c'è solo un accenno di clipping sul finale del Sub in angolo, mentre tutte le altre vie lavorano agevolmente entro i loro limiti. Aggiungendo un secondo Sub nell'angolo (magari collegato in parallelo sullo stesso finale) scomparirebbe anche questa minima distorsione, grazie all'aumento di sensibilità ed alla conseguente riduzione del livello di pilotaggio dal crossover al finale.

Prima di scendere nei dettagli e mostrarvi i risultati delle misure con l'oscilloscopio, mi preme sottolineare che QUESTA NON E' LA CONFIGURAZIONE CHE SUONA MEGLIO, perlomeno a mio parere. Il fatto che una parte della gamma bassa e medio-bassa sia sottratta al finale a valvole in corrente e sia amplificata da finali SS (bene interfacciati, si intende) rende questa gamma meno limpida e naturale, sebbene in misura talmente ridotta da essere percettibile solo concentrandosi molto.

Ma ora partiamo con la schermata dell'oscilloscopio il cui terminali sono collegati all'ampli per la via alta (in rosso/viola) e sui medi del satellite (in giallo): siamo alla regolazione "zero dB", cui corrisponde -al fonometro- un livello di Picco Lineare, cioé non ponderato, di ben 125,6 deciBel...
Il transiente è preso da "Another Brick in The Wall" dei Pink Floyd, normalizzato a -1 dB rispetto allo "zero digitale".

NE4W-0M.png
NE4W-0M.png (72.29 KiB) Visto 3548 volte

Notate l'incredibile livello ai capi dell'efficientissimo driver con tromba di seconda generazione: appena 7 Volt picco-picco, vale a dire 2,46 V RMS, cui corrispondono appena 0,75 Watt su 8 ohm (!!!). Inutile dire che la distorsione è zero, sia quella dell'ampli che quella del driver.

Splendida anche la prestazione in gamma media, con il valvolare che raggiunge appena 38,4 Volt picco-picco, contro i 54 Volt massimi che può erogare. 38,4 Volt picco-picco corrispondono a circa 13,6 Volt RMS, vale a dire 23 Watt RMS (circa metà della potenza massima dell'ampli).

Seguono le due vie basse: i sub "a tavolinetto" e quello in angolo.
F.C.

F.Calabrese
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Re: La configurazione finale di Nessie-2

Messaggio da F.Calabrese » domenica 22 settembre 2024, 13:02

Sempre dal transiente di The Wall, vediamo in questa prima schermata i livelli picco-picco del finale per gli alti (in rosso/viola) e di uno dei due Sub "a tavolinetto" (in giallo). La tensione reale ai capi di ciascuno dei due Sub è pari all'incirca alla metà di quella che si vede nella schermata. Il controllo di volume generale è nella posizione "zero dB", cui -lo ricordiamo- corrisponde un livello di Picco Lineare di ben 125,6 deciBel.

Il livello picco-picco è di 118,4 Volt, vale a dire 59,2 Volt picco-picco ai capi del woofer, cui corrispondono 20,9 Volt RMS, pari ad appena 55 Watt RMS... Un decimo rispetto alla potenza massima dichiarata per il woofer impiegato.

NE4W-0S.png
NE4W-0S.png (58.75 KiB) Visto 3545 volte



La schermata qui sotto mostra (in giallo) la tensione di uscita dal finale (E-800 a ponte) collegato al Sub posto in angolo. Anche in questo caso al woofer arriva meno della metà di questa tensione, per via dell'interfacciamento passivo. In rosso/viola la solita uscita del finale degli alti, per riferimento. Ancora una volta il controllo di volume generale è a "zero dB", con 125,6 dB di Picco Lineare alla posizione di ascolto.

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NE4W-0SS.png (55.78 KiB) Visto 3545 volte

Questa volta la tensione picco-picco è di ben 356 Volt, meno di 178 dei quali arrivano ai terminali del woofer. A 178 Volt picco-picco corrispondono 62,9 Volt RMS, pari a circa 500 Watt su 8 ohm, vale a dire la potenza massima specificata per il woofer impiegato. Notate che si tratta di un livello raggiunto solo per una frazione di secondo, per cui senza alcun effetto termico (il valore RMS per l'intero campionamento è di 208 Watt...)

In sintesi: abbiamo un impianto che può essere configurato in vario modo, con risultati via via superiori, fino appunto a superare quelli di praticamente tutti gli impianti Hi-End conosciuti.

Lo accenno appena, per poi ritornarci: i due finali Thomann E-800 che in questa configurazione pilotano i due Sub "a tavolinetto" potrebbero essere facilmente sostituiti da due valvolari "in corrente" da 55-60 Watt, per esempio ottenuti da due coppie di EL-34. I risultati sarebbero -a questo punto- assolutamente ineccepibili e spettacolari. Ne riparliamo.

Saluti
F.C.

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Re: Nessie II: un impianto per sostituirli tutti

Messaggio da F.Calabrese » domenica 22 settembre 2024, 16:16

Scusatemi l'eventuale confusione, ma ho unificato i quattro thread su Nessie-2, in modo che i vostri commenti entrino a pieno titolo nella discussione.

Ho avuto qualche problema di sincronizzazione, che spero di aver risolto nel migliore dei modi.

Buona lettura e non fate complimenti a porre nuovi quesiti...

Saluti
F.C.

vincenzo_uli
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Re: Nessie II: un impianto per sostituirli tutti

Messaggio da vincenzo_uli » lunedì 23 settembre 2024, 16:01

Il progetto appare senza dubbio innovativo. Dopo aver ascoltato e apprezzato Nessie 1, non vedo motivo per cui questo Nessie 2 non possa essere ancora più rivoluzionario.

Le uniche perplessità che nutro riguardano installazione e fruibilità: 4 (quattro) amplificatori a valvole, più uno a stato solido, relative connessioni, sorgenti, etc. Temo possa diventare veramente troppo complesso da gestire e sono certo generi anche un certo calore…

A meno che, ovviamente, tu non l'abbia progettato specificamente per il mercato scandinavo, nel qual caso non avrei nulla da obiettare!

F.Calabrese
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Re: Nessie II: un impianto per sostituirli tutti

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 23 settembre 2024, 16:38

vincenzo_uli ha scritto:
lunedì 23 settembre 2024, 16:01
Il progetto appare senza dubbio innovativo. Dopo aver ascoltato e apprezzato Nessie 1, non vedo motivo per cui questo Nessie 2 non possa essere ancora più rivoluzionario.

Le uniche perplessità che nutro riguardano installazione e fruibilità: 4 (quattro) amplificatori a valvole, più uno a stato solido, relative connessioni, sorgenti, etc. Temo possa diventare veramente troppo complesso da gestire e sono certo generi anche un certo calore…

Gli ampli a valvole possono tranquillamente essere due soli, con un filtro passivo tra il midwoofer del satellite ed il driver+tromba.

Se al momento ho preferito biamplificare è stato soprattutto per poter studiare le necessità di potenza sulla via alta.

Non solo, ma il filtro passivo dovrebbe essere disponibile in due versioni: una per il tradizionale pilotaggio in tensione ed una per il pilotaggio in corrente. E per progettarle entrambe occorre tempo.

Infine una necessaria sottolineatura: questo impianto è progettato per andare a sostituire impianti molto costosi e complessi, i cui proprietari non devono certamente considerare come una sciagura il dover collegare due cavi in più per l'ampli del tweeter. Magari molti di costoro operano già in biwiring...

Saluti
F.C.

tola
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Re: Nessie II: un impianto per sostituirli tutti

Messaggio da tola » lunedì 23 settembre 2024, 17:14

F.Calabrese ha scritto:
lunedì 23 settembre 2024, 16:38
vincenzo_uli ha scritto:
lunedì 23 settembre 2024, 16:01
Il progetto appare senza dubbio innovativo. Dopo aver ascoltato e apprezzato Nessie 1, non vedo motivo per cui questo Nessie 2 non possa essere ancora più rivoluzionario.

Le uniche perplessità che nutro riguardano installazione e fruibilità: 4 (quattro) amplificatori a valvole, più uno a stato solido, relative connessioni, sorgenti, etc. Temo possa diventare veramente troppo complesso da gestire e sono certo generi anche un certo calore…

Gli ampli a valvole possono tranquillamente essere due soli, con un filtro passivo tra il midwoofer del satellite ed il driver+tromba.

Se al momento ho preferito biamplificare è stato soprattutto per poter studiare le necessità di potenza sulla via alta.

Non solo, ma il filtro passivo dovrebbe essere disponibile in due versioni: una per il tradizionale pilotaggio in tensione ed una per il pilotaggio in corrente. E per progettarle entrambe occorre tempo.

Infine una necessaria sottolineatura: questo impianto è progettato per andare a sostituire impianti molto costosi e complessi, i cui proprietari non devono certamente considerare come una sciagura il dover collegare due cavi in più per l'ampli del tweeter. Magari molti di costoro operano già in biwiring...

Saluti
F.C.
oppure possono essere destinati ad appassionati che normalmente investirebbero meno ma date le alte prestazioni decidono di non farsi scappare l'occasione di un impianto definitivo.

vincenzo_uli
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Re: Nessie II: un impianto per sostituirli tutti

Messaggio da vincenzo_uli » martedì 24 settembre 2024, 9:50

Ragazzi, in linea di massima concordo con voi, ma riflettiamo un attimo insieme. È plausibile che, per un impianto su commessa di questa portata, il committente voglia raggiungere la massima configurazione possibile con il minor numero di limitazioni. Di conseguenza, il diffusore sarà filtrato attivamente e, idealmente, multiamplificato con amplificatori dedicati: EL84 per il tweeter, KT88 per il mediobasso, 2xEL34 per ciascun woofer e un amplificatore Thomann a ponte per il sub in angolo. In teoria, potremmo anche considerare l'aggiunta di un secondo sub in angolo per gestire eventuali cancellazioni attive delle risonanze.

I costi di gestione, la fruibilità, l'affidabilità e la complessità del sistema sono aspetti non trascurabili. E quanto scalderebbe!

Tuttavia, ciò che mi preoccupa di più è la possibilità che questo impianto possa entrare in conflitto con il Poliedro. Se consideriamo i costi complessivi del sistema per il committente, non possiamo ignorare la significativa spesa per amplificatori di adeguata potenza. D'altro canto, il Poliedro, grazie alla sua maggiore efficienza, può essere utilizzato con elettroniche più raffinate, meno potenti e potenzialmente più economiche.

Ho avuto modo di ascoltare il Poliedro pilotato in corrente, anche se solo per le alte frequenze, e vi assicuro che il miglioramento non era trascurabile. Ho notato un aumento significativo nella naturalezza, e, al contempo, un incremento spaventoso circa dettagli, microdinamica, decadimento e integrità armonica. Molte volte sono caratteristiche in antitesi tra loro (e.g. + dettagli = + fatica d'ascolto). Le differenze rispetto alle altre vie (alimentate con Thomann) erano chiaramente udibili.

Pertanto, se si decide di optare per il pilotaggio in corrente, sarebbe preferibile farlo su tutte le vie. Questo è il motivo delle mie perplessità operative e di posizionamento di mercato riguardo a Nessie 2.

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